Turismo e rifiuti, il piano divide

costruttorì: "Troppi cambi di rotta, così l`area non decolla"
18 maggio 2012 - Cristina Zagaria
Fonte: Repubblica Napoli

«DA troppi anni si discute di Bagnoli. In dodici anni si è passati dall`Italsider alla Bagnoli spa, poi allaBagnolifuturae, adesso, si discute di un nuovo ruolo della Stu. Lo sviluppo dell`area, però, stenta a decollare». RudyGirardi, presidenteAcen, nonaccogliebeneil cambiamento di rotta su Bagnoli. I costruttori napoletani sono preoccupati. Rischiano di perdere una nuova occasione di sviluppoedilavoro. Anchel`idea di realizzare nell`ex area industriale della periferia occidentale un impianto dicompostaggio lascia Giradi interdetto: «È evidente che il problema dei rifiuti va affrontato nelsuo complesso, ma certamente a Bagnoli vanno assunte decisioni con tutte le cautele possibili, ricordando peraltro chelalinea politica finora prevalente era quella del risarcimento ambientaleagliabitanti». Insommabasta annunci. Basta cambiamenti di rotta. L`Acen chiede le minime condizioni di appetìbilità economica, affinchè i capitali arrivino e restino a Bagnoli. Insomma «che si affrontino i temi veri, vale a dire: progetti concreti, condivisi e se. Queste, del resto, sono le condizioni per il coinvolgimento di capitali privati, assolutamente necessari allosviluppodell`area».
E se i costruttori sono critici, il fronte del no all`impianto di smaltimento anaerobico della frazione umida comincia a compattarsi subito dopo l`annuncio del sindaco. Giorgio De Francesco presidente × Municipalità, fa il primo affondo: «Dalla Coppa America ai rifiuti, questa amministrazione ha fatto fare un bei salto a Bagnoli, un salto verso il basso».
LaMunicipalitànonèstataawisata della decisione del Comune. «I cittadini non sanno neanche cos`è un "digestore anaerobico", ma sanno cosa vuoi dire un quartiere invaso dai camion di rifiuti — continua De Francesco—. Sognavamo una linea di costa come Cannes e ci ritroviamo senza certezze e con un nuovo annuncioperun impianto di rifiuti».
Ilvicesindaco Tommaso Sodano, però, entra nei particolari del progetto e cerca di frenare sul nascerepolemicheepaure; «La città produce circa 150 mila tonnellate di frazione umida l`anno. Noi abbiamo detto no al termovalorizzatore. L'idea è quella di creare tre mim-impianti di smaltimento a Scampia, a Napoli Est e a Bagnoli. Quello di Bagnoli sarà un impianto anaerobico, piccoli capannoni che non produrranno miasmi, visto che lavorano in assenza di ossigeno. E gestirà non più di 35 mila tonnellate di l`anno, quindi nessun aumento di camion nel quartiere, ma una razionaiizzazione, con un Eco — distretto che invece di incenerire i rifiuti È valorizzerà, recuperando materia e creando posti di lavoro esviluppo.
Un impianto a Bagnoli è un valore aggiunto».
Al di là dei miasmi, però, Stanislao Lanzottì, capogruppo in Comune del Pdl per Napoli pone il problema della svalutazione dei suoli: «L`impianto di smaltimento dei rifiuti rende meno appetibili quei suoli, che già si vendono a 1300 euro a metro quadro. Così si mette la pietra tombale su Bagnoli e sulla sua vocazione turistica e residenziale». Contrario anche Gianni Lettieri, capo dell`opposizione in Comune: «È una follia. Un impianto di compostaggio è più devastante di qualsiasi termovalorizzatore. Il sindaco continua con l`improvvisazione e il dilettantismo».
E non è solo l`opposizione a scagliarsi contro l`idea di un impianto di smaltimento dei rifiuti a Bagnoli. «C'è una strana idea diriqualiflcazione dell`area di Bagnoli che da troppo tempo avanza—commentaPeppeDeCristofaro, segretario provinciale di Sei —. Certo trasportare rifiuti fuori regione ed ali` estero è uno spreco di risorse eia nostra città deve fare la propria parte. Però, realizzare un digestore anaerobico ha un pesantissimo impatto sul territorio e soprattutto mina la vocazione turistica dell'area e mette in discussione la proposta, anche da noi sostenuta, di realizzazione di una spiaggia pubblica a Bagnoli». Pietro Rinaldi di "Napoli è tua":
«Qualsiasi ipotesi che prevede un sito di compostaggio ha il nostro appoggio, pero la bonifica rimane una priorità, prima di qualsiasi altro annuncio. E soprattutto è bene concordare i progetti con la popolazione e non imporli dall`alto».Favorevoleall`impiantodi smaltimento Sandro Fucito (Federazione delle sinistre), che però è preoccupato «per l`indeterminatezza sui finanziamenti, sul futuro e sulla vera vocazione di Bagnoli».

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