Per il termovalorizzatore prende corpo l`ipotesi di Giugliano come impianto unico per l`intera provincia Chiude per raggiunta capienza la discarica di Cava Sari. Giovanni Romano: "Spazzatura a Caivano"

Rifiuti, tre digestori a Napoli

Sodano: "il terzo nell'area occidentale". Clini pronto a far pagare la sanzione Ue alla Campania
RISPOSTA ENTRO GIUGNO
II governo nazionale dovrà dare una risposta all`Ue sulle strategie per il ciclo dei rifiuti entro giugno, altrimenti multa da 516mila euro al giorno
17 maggio 2012 - Giuseppe Palmieri
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - Lo spettro della maximulta europea aleggia ancora sulla Campania. I rifiuti preoccupano ancora e c`è timore che le risposte che l`Italia, e in particolare le istituzioni locali, stanno preparando non siano sufficienti ad evitare la maxisanzione comunitaria. Il ministro dell`Ambiente Corrado Clini (nella foto), ascoltato ieri in commissione Ecomafie, sembra già fasciarsi la testa ed `avvertire` in qualche modo che se maximulta sarà, i guai seri li pagheranno i cittadini campani: "Dovremo vedere poi se l`onere della sanzione deve ricadere su tutta la nazione o solo sulla regione - ha spiegato Clini Spero in una soluzione perché, altrimenti sono 500 mila euro al giorno di multa fino a che la situazione non è gestita. La multa, infatti, non ci libera dal fare quello che deve esser fatto per superare la situazione. Bisogna - aggiunge il numero uno del dicastero dell`Ambiente - capire se se ne dovranno fare carico tutti i cittadini o soltanto l`ambito locale ". Fondamentale, per evitare la maximulta, è la localizzazione e la messa in funzione di un impianto di termovalorizzazione che possa gestire le ecoballe e provvedere alla valorizzazione energetica trattando anche spazzatura `nuova`. Su questo aspetto c`è un punto di grande criticità tra Comune e Regione, visto che Palazzo San Giacomo non vuole il termovalorizzatore a Napoli est come da procedure dell`ente guidato da Stefano Caldoro. Clini, tra le righe, avanza una terza ipotesi: "La questione delle ecoballe è strettamente connessa alla procedura di infrazione in corso dal momento che questo è connesso alla realizzazione di un impianto di termodistruzione, che possa prevedere anche la valorizzazione energetica. Tutto questo è di competenza della Regione e allo stato dell`arte non abbiamo avuto indicazioni in merito. Napoli è contraria? C`è un terzo impianto in gioco: si è parlato di bruciare le ecoballe a Giugliano, ma su questo non abbiamo avuto un aggiornamento, e comunque io sto aspettando anche perché, dovremo dare una risposta alla commissione Ue entro la fine di giugno". La questione passa nelle mani della Regione che, intanto, ha chiuso la discarica di Cava Sari per raggiunto limite di capienza. "Da questa notte (ieri ndr) le 350 tonnellate prodotte dai comuni del comprensorio vesuviano saranno conferite presso l`impianto Stìr di Caivano. L`impianto - ha spiegato l`assessore regionale Giovanni Romano è saturo, quindi non sarà più possibile conferirvi rifiuti, come da impegni presi con gli amministratori locali". Mentre le `mamme vulcaniche' sorridono e sperano che questa chiusura non sia il preludio a qualche brutta sorpresa, il Comune di Napoli scopre la sua carta. Un digestore anaerobico o, in alternativa, un impianto di compostaggio, sorgerà a Bagnoli sui suoli di proprietà della società di trasformazione urbana Bagnolifirtura. Questa di Palazzo San Giacomo. "Sarà una struttura alternativa all`incenerimento, anche per dare una risposta definitiva a chi sostiene che Napoli dice solo no", spiega il sindaco Luigi de Magistris. A fare il puno sulla vicenda il suo vice, nonché assessore all`Ambiente, Tommaso Sodano: "Solo la città di Napoli ha un potenziale di 150mila tonnellate annue di frazione umida. Abbiamo bisogno di almeno tre impiantì e la nostra filosofia è di ridurre i trasferimenti fuori città. Quindi serve un impianto nella zona orientale, uno a nord e un altro nell`area occidentale. Dopo Scampia e la zona orientale, per la quale siamo in attesa che si definisca il quadro normativo per la disponibilità dell`area, riteniamo che a Bagnoli sia utile realizzare un digestore anaerobico, che ha un bassissimo impatto ambientale, non emana cattivi odori perché opera in assenza di ossigeno ed è un impianto industriale che consente di trattare l`umido della città". Termovalorizzatore `per tutti` a Giugliano e tre impianti anaerobici in altrettante aree di Napoli. Questa la strada per evitare la maximulta sulla Campania.

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