Rifiuti, chiude Cava Sari
Una nota della Società provinciale dei rifiuti (Sapn) informa che la discarica di Terziglgno, Cava Sari, ha esaurito la propria capacità di ricezione dei rifiuti. Pertanto, da questa notte, le 350 tonnellate prodotte dai comuni del comprensorio vesuviano saranno conferite presso l`impianto Stir di Caivano e da qui presumibilmente al termovalorizzatore di Acerra. Il Piano regionale rifiuti prevede per il 2012.
Il piano rifiuti 2012-16 predisposto dalla Regione prevede che il milione e 285 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati prodotti nel 2012 sia così distribuito: 600 mila tonnellate destinate al termovalorizzatore di Acerra, 40 mila nella discarica di Terrigno, 200 mila nella discarica di San Tarnmaro, 50 mila nella discarica di Savignano, 425 mila fuori regione e 110 mila all`estero. Nel biennio 2013-14 secondo questo piano, riaprirà Chiaiano e anche Sant`Arcangelo Trimonte per ricevere 50 tonnellate l`una di frazione umida stabilizzata. Dovrebbe aprire poi il sito da 20 mila tonnellate di Paenzano e dovrebbero essere aperte discariche per 150 mila tonnellate tra Napoli e Salerno. Il piano non dice dove. Ma questi siti fantasma dovrebbero garantire la diminuzione dei conferimenti oltreconfine. Nel 2015 dovrebbe poi chiudere San Tammaro e i conferimenti fuori regione dovrebbero cessare. Nel 2016, infine, i termovalorizzatori di Napoli est e Salerno e il gassificatorè di Caserta permetterebbero la fine dell`emergenza.
Ma c`è un piccolo particolare: per i primi due le gare d`appalto sono in corso, ma se per Napoli non c`è accordo tra Comune e Regione per Salemo, oltre ai contrasti tra Comune e Provincia, ci sono ritardi nell`avvio dell`opera a causa di una documentazione incompleta nella certificazione antimafia della ditta appaltatrice. Resta il nodo dello smaltimento dei 6 milioni di ecoballe da bruciare a Giugliano per smaltire le quali dovrebbe essere realizzato un apposito impianto. Non prima, però, delle analisi sul materiale da smaltire.
Su Chiaiano, dopo la chiusura dell`invaso a dicembre scorso Regione, Comune e Provincia sono alla ricerca dei 20 e passa milioni di euro che servono per il progetto di bonifica, messa in sicurezza e utilizo a fini pubblici. Il progetto originario di costruzione dell`invaso ha infatti omesso questo fondamentale tassello.
Recentemente la Regione Campania ha messo a punto un progetto per la realizzazione di un parco dei divertimenti nella cava collocata nel Parco dei Camaldoli ma prima bisognerà procedere alle bonifiche e, soprattutto, reperire i fondi. Resta inoltre da chiarire se la Cava riaprirà o meno dal 2013 per accogliere 50 tonnellate annue di frazione umida stabilizzata proveniente dallo Stir di Caivano. Un tassello necessario, secondo i tecnici di Palazzo Santa Lucia, per colmare l`invaso e procedere alla corretta, definitiva chiusura. Su questo punto il vicesindaco di Napoli e assessore all`Ambiente Tommaso Sodano è tuttavia chiaro: "La discarica di Chiaiano non riaprirà".