Equitalia, già noti i volti dei "ribelli"
NAPOLI. Sarebbero tutti personaggi già noti i sette identificati dalla Digos della questura di Napoli per gli incidenti avvenuti venerdì mattina in corso Meridionale a Napoli, davanti alla sede di Equitalia. Ciò spiegherebbe il perché delle dichiarazioni del prefetto De Martino e del questore Merolla: il primo ha fatto riferimento, relativamente agli scontri, a «professionisti», il secondo a chi «soffia sul fuoco». Le indagini vanno avanti soprattutto attraverso la visione delle immagini delle telecamere della zona e di quelle girate sia dalla stessa polizia che dagli operatori televisivi accorsi in seguito ai primi scontri, che sono state acquisite. Alcuni dei partecipanti, secondo fonti investigative, sarebbero stati protagonisti anche delle rivolte contro i cumuli di spazzatura nei mesi e negli anni scorsi. A carico dei responsabili dovrebbero essere formulate le accuse di resistenza, lesioni aggravate, danneggiamento e blocco stradale. Nel corso della manifestazione erano stati lanciati sanpietrini, petardi, uova, vernice, bottiglie e sacchetti di spazzatura verso le forze dell`ordine. Il bilancio aveva visto dodici poliziotti contusi con prognosi variabili dai sette ai dodici giorni. Ma anche i manifestanti aveva denunciato di avere subito cariche da parte delle forze dell`ordine». Sulla vicenda era intervenuto anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sottolineando che «il conflitto sociale è il sale della democrazia, ma dobbiamo stare tutti molto attenti che non degeneri. È giunta l`ora che il Governo dia risposte oltre che mettere a posto i conti. E l`Esecutivo deve prestare la massima attenzione al tema del lavoro. Fino a ora ci sono stati interventi di rigore per i conti pubblici e nei prossimi giorni ci saranno ricadute pesanti sulle amministrazioni comunali per i tagli che provengono da Roma e che noi, come sindaci, non abbiamo condiviso». Il sindaco aveva ricordato anche i tanti suicidi e gesti disperati dovuti alla condizione economica del Paese: «II numero dei gesti drammatici di questi giorni, che non sono circoscritti ad alcune aree ma avvengono in tutto il Paese, da Napoli a Genova all`Emilia Romagna confermano questo. Il Paese unito deve ripartire». E da Città Nuove, la Fondazione ispirata dal presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e guidata in Campania da Salvatore Ronghi, nei giorni scorsi è arrivata l`idea di una società regionale per la riscossione, Campania Entrate, sul modello di una struttura analoga esistente proprio nel Lazio. Per questo, gli esponenti di Città Nuove avevano annunciato la presentazione di una proposta di legge per la costituzione della società.