Bagnoli, via alla bonifica: tuffi puliti tra un anno
Quindici mesi per riavere il mare di Bagnoli balneabile e cominciare a immaginare quale pezzo della colmata a mare potrà essere rimosso. Un inizio ma di questi tempi è già molto. Il provveditorato alle opere pubbliche ha aggiudicato la gara del «Primo stralcio funzionale-Bonifica degli arenili - Progetto di rimozione della colmata a mare e bonifica deifondali dell`area marina costiera del sito di interesse nazionale Bagnoli-Coroglio». La sostanza è che ci sono 73,5 milioni disponibili. L`aggiudicazione è provvisoria anche se con il progetto definitivo. Manca solo il timbro delministero dell`Ambiente e degli enti di tutela per cominciare ad aprire i cantieri. La speranza è che arrivi in tempi strettissimi. Si è aggiudicata l'appalto l`Atì composta dal capogruppo Mantovani con sede inMestre mandanti Sacrostamo con sede in Roma e Giustino costruzioni in Napoli. Prima di entrare nel dettaglio dell`appalto diciamo subito che verrà bonificata l`area marina sotto Coroglio, dalla riva fino alle acquea sette metri di profondità dove verràmessa una barriera soffolta sommersa per separare le acque bonificate dalle altre. Una misura precauzionale tesa a salvaguardare in maniera particolare dove ci si immergerà. Tempi un po` più lunghi del previsto per l`assegnazione dell`appalto perché alla prima apertura delle buste c`è stato il solito rosario di ricorsi. Solo mercoledì il meccanismo è andato a regime con la nuova aperture delle offerte. L`aggiudicataria ha offerto un ribasso d`asta di 20,02% per l`importo complessivo di 49.832.444,18. A fronte di un tempo previsto per la consegna dei lavori di 700 giorni l`Ati ha previsto untermine di ultimazione di 460 giorni. La gara d`appalto perla realizzazione dell`opera, è stata aggiudicata «con l`adozione del criterio dell`offerta economicamente più vantaggiosa - si legge in una nota del Provveditorato - ed è stata indetta dal provveditorato in qualità di stazione appaltante». L`aggiudicazione rientra nel progetto «complessivo di Rimozione della colmata a mare e bonifica dei fondali dell`area marina costiera del sito di interesse nazionale Bagnoli-Coroglio, progetto di primo stralcio funzionale - bonifica degli arenili. L`importo complessivo a gara è di 73,5 milioni, di cui 61,969 a base d`appalto, comprensivi di 1,346 milioni quali oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d`asta, ed 11,5 milioni a disposizione della stazione appaltante». Con questi soldi - ovvero sui ribassi d`asta - il Provveditorato potrebbe chiedere dimettere mano alla prima parte della rimozione della colmata. Una minima parte visto che di milioni ne servono almeno 75. Se arriverà il sì del ministero si pottebbe cominciare dalla zona dove era previsto il porto. Che come è noto è sparito dal Piano urbanistico attuativo di Bagnoli-Coroglio (Pua). Una vicenda tuttavia ancora in via di definizione e apertissima. «Ora vogliamo che il governo sblocchi e finanzila completa rimozione della colmata - racconta il vicesindaco Tommaso Sodano - abbiamo chiesto al ministro per l`Ambiente Clini un tavolo per rilanciare lo sviluppo nell`area occidentale e aspettiamo che ciò avvenga presto». Con questo primo stralcio si prevede «la bonifica dei fondali, previo dragaggio selettivo dei sedimenti contaminati ed il successivo trasporto a Piombino per il conferimento delle casse di colmata ivi esistenti e il ripascimento degli arenili con il ripristino della balneabilità dei tratti costieri prospicienti i fondali bonificati». Questo lo scenario che si sta concretizzando per Bagnoli. Unanotizia molto buona anche per laBagnolifutura che sta rilanciando l`asta per la vendita dei suoli prospicenti il mare. Sarà sicuramente un incentivo ali`acquistoper gli imprenditori interessati che così sanno che il loro investimento va a radicarsi in un un`area marina dove dopo un secolo di veleni si potrà nuovamente tornare a tuffarsi nelle acque del mare. Sostanzialmente rida fiducia e respiro dopo ben tré flop consecutivi. I lavori procederanno in questo modo: prima la rimozione delle sabbie inquinate dal fondale, quindila loro bonifica e spedizione a Piombino. Dove riempiranno le casse di colmata del nuovo porto toscano. Ultimata questa operazione si potrà mettere mano alla colmata. Ma questa è un`altra storia, ci sono quindici mesi per immaginare cosa fare e da dove cominciare.