All’Esercito anche compiti di polizia

Nuovo decreto in Consiglio: insorge il Pd. Più potere ai soldati, confermato il piano discariche
12 giugno 2008 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

I militari impegnati nella costruzione, vigilanza e protezione delle discariche, «agiscono con le funzioni di agente di pubblica sicurezza». È quanto prevede il nuovo decreto legge sull’emergenza rifiuti che il governo approverà domani nel consiglio dei ministri. Viene confermato anche il piano delle dieci discariche: una aprirà oggi, è quella di Savignano Irpino. Un’altra il 20: si tratta di Sant’Arcangelo Trimonte. Nel programma per la Campania viene lasciata una porta aperta a nuove discariche e siti di stoccaggio, laddove ce ne fosse l’esigenza. Se ne è parlato ieri a margine della conferenza stampa con il premier Silvio Berlusconi e il sottosegretario all’emergenza Guido Bertolaso. La novità più importante del nuovo decreto è quella dello status dei militari - equiparati ad agenti di polizia giudiziaria - che ha provocato più di una polemica con il Partito democratico, in particolare con Ermete Realacci, ministro ombra del Pd. «È lo stesso status - precisa il ministro Ignazio La Russa - che avevano addirittura i militari di leva nell’operazione Vespri siciliani». Per Realacci, invece, le cose stanno diversamente: «Un nuovo decreto sull’emergenza rifiuti in Campania, mentre è all’esame del Parlamento un testo sullo stesso argomento, ci sembra una decisione bizzarra e fuori luogo. Aspettiamo chiarimenti dal governo». La sensazione è che, comunque, il piano viene ulteriormente affinato dal governo nella direzione voluta dal sottosegretario Bertolaso che sull’utilizzo dell’Esercito ha puntato molto, ritenendo che il nuovo status fosse indispensabile per risolvere la crisi. Il decreto rifiuti è stato però già corretto in commissione Ambiente della Camera, e nella nuova veste la prossima settimana potrebbe essere calendarizzato per essere discusso in aula. Da registrare l’emedamento del Pdl: prevede che i rifiuti della Campania non potranno essere trasferiti in altre regioni per tutto il periodo dell’emergenza, vale a dire fino alla fine del 2009. Il trasferimento sarà possibile solo se qualche regione si renderà disponibile e darà il suo benestare. Ma che cosa accade a partire da oggi per affrontare l’emergenza? Lo precisa il generale Franco Giannini, fino a ieri braccio destro di Ganni De Gennaro e da oggi uno dei cinque capimissione di Bertolaso: «Apre Savignano Irpino e il 20 anche la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte». Il generale Giannini è sicuro che dal 22 giugno si potranno rimuovere dalle strade 9-10 mila tonnellate di immondizia al giorno: «Questo dovrebbe consentire di avere una raccolta superiore a quella effettuata nei giorni scorsi». La prima tranche del sito di Savignano dovrebbe accogliere 60 mila tonnellate di immondizia mentre il primo lotto di Sant’Arcangelo 70 mila. Giannini ha ricordato che si sta ancora sversando nella discarica di Macchia Soprana a Serre, che ha un residuo di 95mila tonnellate. A regime ogni impianto dovrebbe accogliere 1500 tonnellate al giorno, ossia un camion ogni 10 minuti. Il 12 giugno è prevista l’apertura del sito di stoccaggio di Maruzzella da 12 mila tonnellate. Analogo destino per i siti di Ferrandella e Battipaglia che ospiteranno nuove piattaforme per sistemare il «tal quale». Oggi Bertolaso sarà di nuovo in città a palazzo Salerno per definire la sua squadra: oltre al generale Giannini ne dovrebbero far parte Marcello Fiori ex direttore dell’ufficio emergenza della protezione civile; e uno tra il professor Gianmichele Calvi, docente a Pavia e il professor Agostino Miazzo direttore dell’ufficio volontari sempre della protezione civile. Si occuperanno dei termovalorizzatori.

 

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