In volo sui rifiuti «Almeno 20 anni per la bonifica»
Costerebbe almeno 240 milioni di euro il fitto delle piazzole dove sono accumulati i sei milioni di balle se queste restassero lì per altri 11 anni. Per portarle via, invece, sarebbero necessari seicentomila camion che, messi in fila uno dietro l`altro, coprirebbero la distanza da Napoli a Oslo. Cifre paradossali evidenziate dall`onorevole Paolo Russo al termine della missione campana della commissione ecomafie. La realtà, però, è anche peggiore: per ingoiare i rifiuti accumulati in tutta la Regione saranno necessari, infatti, a conti fatti, almeno venti anni.
Una situazione drammatica che non smette di stupire deputati e senatori anche se, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti da almeno dieci anni. Al termine del volo in elicottero che ha permesso ai parlamentari divedere dall`alto la cittadella dell`immondizia, il presidente della commissione, Gaetano Pecorella, è indignato. «È inaccettabile che ancora non ci sia un piano industriale per liberare la Campania dalle piramidi di balle che ne devastano il territorio».Un piano chel`Europa ha più volte sollecitato. La mancanza di un progetto a breve termine potrebbe portarci dritti al pagamento di una salatissima multa. Acerra, Santa Maria La Fossa, Marcianise, Giugliano, Villa Literno e San Tammaro sono le capitali della
vergogna. «Non avevo mai visto una cosa del genere: ci sono piramidi immense di spazzatura e nessuno si sta occupando di eliminare questo insulto alla bellezza della regione», dice Pecorella dopo il sorvolo. Poi i commissari perlustrano da vicino la zona. E arriva la seconda scoperta: «I siti sono affidati a guardiani che non sanno nemmeno chi sono i proprietari delle aree che ospitano le balle». Ma il bello è che i commissari che si sono susseguiti dal 2001 hanno lasciato un elenco completo e aggiornato dei siti, dei relativi proprietari, dei canoni versati e delle spese affrontate. Perciò la commissione ha inviato richieste a mezzo mondo (dai carabinieri del Noe all`unità tecnica che sta provvedendo alla liquidazione dei debiti residui dell`emergenza) per tentare di ricostruire un puzzle di cui finora nessuno è riuscito a ricomporre il quadro.
«Stiamo completando il lavoro d`inchiesta sulla Campania - spiega Pecorella - e volevamo verificare la situazione attuale. Ci siamo resi conto che esiste questa realtà incancrenita di cui in questo momento nessuno si fa carico: ci sono trenta siti che raccolgono le balle di rifiuti in tutte e cinque le province campane, per un totale di sei milioni di tonnellate. Le balle sono state raccolte soprattutto tra il 2001 e il 2005, ma qualcosa è arrivato ancora fino al 2008. Finora sono state smaltite solo 85 mila tonnellate, meno del 13 per cento, e manca completamente un piano industriale di smaltimento». Nella zona tra Giugliano e Villa Literno dovrebbe nascere un termovalorizzatore destinato a distruggere la spazzatura impacchettata e la Regione ha nominato un commissario, Ã ingengere Alberto Carotenuto, per mandare avanti la gara. L`esperto, come prima mossa, dovrà caratterizzare i materiali dabruciare.Maprima bisognerà risolvere una serie di questioni: «Ci sono controversie sulle proprietà delle balle e sulla loro natura: si parla di rifiuti tritovagliati, ma questi producono percolato mentre dovreb be trattarsi di frazione secca. E infatti anche su questo aspetto d sono indagini aperte dalla magistratura. Finora sono state smaltite solo 85mila balle, meno del 13 per cento. Sono stati liberati solo piccoli siti mentre a Villa Literno e Giugliano siamo a zero».
Sull`argomento nel pomeriggio è intervenuto Antonio Tonziello, componente del comitato politico istituzionale sulle ecoballe del Comune di Villa Literno: «Apprezziamo il gesto simbolico dei componenti della Commissione - ha detto - ma dal Parlamento e dal Governo ci attendiamo interventi concreti per cominciare ad affrontare i tanti aspetti dell`emergenza rifiuti. Mentre noi aspettiamo ancora che vengano completate le bonifiche avviate anni addietro, mentre restiamo in attesa dei finanziamenti per il ristoro ambientale, promessi e mai arrivati, molto resta da fare, per smantellare le ecomafie e soprattutto per bonificare i siti contaminati». Quella di oggi potrebbe essere l`ultima visita della commissione in Campania prima della relazione finale che si annuncia vastissima. Si parla di 500/600 pagine che saranno descrittive ma conterranno anche proposte e censure.