Tarsu, multe e previdenza valanga di 900imla cartelle
Una valanga di cartelle in Campania, un fiume di notifiche da parte di Equitalia. Dati alla mano, nel 2011 se ne sono contate 900mila. Un incubo. E riguardano, nella maggioranza dei casi, pagamenti arretrati della Tarsu, dei canoni Rai-Tv, di multe per infrazioni al codice stradale e versamenti contributivi. Tra queste, andando nello specifico, mezzo milione sono avvisi di sollecito inviati ai contribuenti, 220mila i provvedimenti di fermo amministrativo (di beni mobili, leggasi auto e moto), e110mila le iscrizioni immobiliari che contemplano anche le procedure ipotecarie. Mentre, ed è questo il dato relativo alla novità più recente, oltre 195mila sono le richieste di rateizzazio m dei debiti da saldare. Le cosiddette «ciambelle di salvataggio». In sintesi, un mare magnum di soldi, una fetta di oltre 900 milioni è la quota campana di quei 12 miliardi di euro recuperati in Italia negli ultimi due anni dalla società di riscossione Equitalia, braccio operativo dell`Agenzia delle Entrate e dell`Inps, che nello stesso periodo ha inviato 36 milioni di cartelle esattoriali in tutto il paese, secondo i dati forniti dalla Cgia di Mestre. Cifra destinata ad aumentare quest`anno, se è vero come è vero, che sarà ancora più decisa e incalzante la lotta all`evasione. In testa alla classifica dei recuperi da evasione, sempre secondo i dati 2011, figura la Lombardia, seguita dal Lazio. Se la Campania è terza fra le regioni, Napoli figura ugualmente al terzo posto fra le città. Dal capoluogo partenopeo provengono 473 milioni di euro. Più distanti si collocano invece, le altre città campane: dopo Napoli, figura Salemo, dove il recupero delle morosità ammonta a poco più di 156 milioni. Seguono Caserta, Avellino e Benevento.
Qui gli introiti corrispondono, rispettivamente, a 138, 58 e 42 milioni. Un passo avanti rispetto ad un anno prima. L`ammontare recuperato è maggiore del 15 per cento in raffronto al 2009 e del 27 per cento rispetto al 2008. Una fetta consistente, il 20 per cento delle riscossioni, ha riguardato i cosiddetti grandi evasori (coloro che hanno debiti superiori ai 500mila euro).
Altri numeri: la Campania è sì, terza (dietro Lombardia e Lazio) per ruoli, ma settima per versamenti, con 148,9 euro, al di sotto della media nazionale che è di 159,7 euro. Mentre per quanto riguarda il maggior numero di preavvisi di fermo, la Campania con il 50,2 per cento, si cuce in petto questo primato. Resta una considerazione: fra evasoriincalliti e impenitenti, quelli che lo sono per sopravvivenza, eimorosi (piccoli o grandi che siano), le differenze e i distinguo permangono. E torniamo al capitolo rateizzazioni, forse la novità più importante emersa in questo scenario complesso. Si fratta del servizio lanciato da Equitalia lo scorso 4 aprile e mirato a risolvere i casi più complicati. Praticamente il messaggio è questo: non solo repressione ma anche «negoziato» con i contribuenti. Nella nostra regione, come detto, sono quasi 196milale richieste avanzate per regolarizzare le posizioni con il fisco.
Al consuntivo del mese scorso, in Campania sono state concesse precisamente 195.695 rateizzazioniper un im porto totale (da recuperare alle casse dello Stato) di 2,3 miliardi di euro. A Napoli, le rateizzazioni concesse ammontano a 98.203 per un importo di 1,3 miliardi di euro.
In sintesi: questo strumento consente al contribuente la possibilità di saldare mensilmente il proprio debito coni`amministrazione finanziaria. Più rate (fino a 72 mesi e per importi fino a 20mila euro) e con la possibilità di di mostrare più facilmente la propria situazione di difficoltà. Basta fare una richiesta motivata.