Torre Annunziata «sedotta» dalla differenziata

LA SORPRESAHa pagato l`organizzazione "porta a porta": in pochi mesi la percentuale è salita dal 22 al 50% anche nei quartieri un tempo del clan Gionta
IL RECORD Salerno è la provincia che ricicla di più (70%), primato che si spiega anche con l`avvio sul territorio dell`impianto di compostaggio
5 maggio 2012 - Francesco Prisco
Fonte: Il Denaro

Nella Campania dell`ultradecennale emergenza rifiuti, casi di Comuni in controtendenza, con dati di raccolta differenziata da record, non sono mai mancati: da Mercato San Séverine, cittadina così attiva da valere al suo sindaco lapoltrona di assessore regionale all`Ambiente, ai piccoli centri dei monti Picentini sino ad arrivare al Cilento. Oggi l`emergenza - sulla carta come in gran parte del territorio - è finita e i casi di eccellenza restano, come testimonia l`ultimo rapporto sui cosiddetti "Comuni Ricicloni" realizzato da Legambiente Campania: Giffoni Sei Casali, Atena Lucana e Roccagloriosa condividono il primato assoluto del 2011 conunapercentuale di differenziata al 90%, Fisciano (73,5%) primeggia tra i centri tra i lomila e i 2omila abitanti, mentre NoceraSuperiore (68,5%) vanta laleadership per quelli tra i 2omila e i 5omila residenti. Per chi non lo avesse capito si tratta m tutti i casi di Comuni della provincia di Salerno, il cui capoluogo si afferma con una performance del 69,8 per cento davanti a tutte le altre grandi città. Ilprimato salernitano failpaio con l`inaugurazione del locale impianto di compostaggio, nonché con iprogrammi di completamento degli impianti di trattamento dell`umido di Giffoni Valle Piana ed Eboli. Strutture che, quando andranno in funzione, offriranno una bella boccata d`ossigeno al sistema regionale di smaltimento.
In Campania ci sono però eccellenze più recenti, meno note e, se possibile, più clamorose di altre. Vedi alla voce Torre Annunziata, già fortino del clan Gionta, una tra le organizzazioni camorristiche più spieiate del territorio. Comune che tra l`altro domani andrà al voto. Quinell`ultimo anno sie spinto forte sull`acceleratore della raccolta differenziata. E i risultati si vedono: nel 2011 secondo il comune il dato non superava il 22%, adesso siamo intorno al 50 percento. Ma per avere prova del lavoro compiuto in quest`anno, basta fare un giro per la città che conta quasi44mila abitanti: i cumuli di spazzatura che nei tristi giorni dell`emergenza affollavano le strade non ci sono, mentre ilprelievo avviene secondo una rigida scansione settimanale.
Già, il modello di raccolta: l`organizzazione "porta aporta" ha inciso tanto sullo scatto compiuto da Torre. Parchi e condomini sono presidiati da cassonetti carrellati che, nel giorno opportuno, accolgono le diverse tipologie di rifiuto. Ne è coperto ormai circa il 90% del territorio comunale. Desta ancora più stupore la "geografia" del dato: i quartieri che effettuano la differenziata di maggiore qualità sono il tri stemente famoso "Quadrilatero delle Carceri", un tempo roccaforte delboss Valentino Gionta, e quello popolare del Penniniello, noto per le storielle condizioni di degrado. Qui, secondo l`amministrazione, si va ben oltre la percentuale del 50% di differenziata, persino meglio dei quartieri bene della cosiddetta Torre alta.
Miracolo? Più probabilmente si tratta diun risultato conseguito "investendo" su questi quartieri, garantendo loro servizi migliori - il Penniniello, per esempio, ha da poco avuto un campo sportivo - e un maggiore senso di legalità diffusa. Che passa innanzitutto attraverso una presenza più stringente delle forze dell`ordine.
Al Quadrilatero e al Penniniello sono arrivate le "regole " e i residenti non sono poi così restii a rispettarle.

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