All`Asia l'ok per il bando dell`impianto di compost
«Dopo 20 anni di gestione emergenziale e sprechi» dice il vice sindaco «un
impianto finalmente utile»
NAPOLI — Il bilancio non è stato ancora approvato, quindi le aliquote dell`Imu possono essere soggette a ritocchi, eppure il Comune ha messo on line criteri e modalità di pagamento della tassa reintrodotta dal governo che sta mettendo a soqquadro un`intero paese. Chiarito anche un altro aspetto: si pagherà tramite modello F24. Scrive il Comune: «A prescindere dalle aliquote deliberate dal Comune, l`acconto dell`impostava calcolato applicando le seguenti aliquote di base: abitazione Principale e relative pertinenze, 4 per mille». «Se il contribuente — aggiunge il Comune — possiede pertinenze in numero superiore ad una, pagherà l`imposta calcolandola secondo l`aliquota base del 7,6 per mille». Salvo, in ogni caso, rivisitazioni al rialzo delle aliquote che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni.
Sul versante dei rifiuti, invece, un piccolo pezzo del nuovo ciclo dei rifiuti immaginato dalla giunta de Magistris comincia a prendere forma con la giunta che ha approvato una delibera con cui si autorizza l`Asia ad emanare il bando per la realizzazione di un impianto da 30 mila tonnellate di trattamento della frazione umida dei rifiuti (compost). « Un impianto anaerobico, quindi capace di garantire l`assenza di miasmi» si legge in una nota di palazzo San Giacomo, «che verrà realizzato nella zona Nord di Napoli nei pressi dell`isola ecologica e dell`autoparco di Scampia, in modo da creare un ecodistretto al servizio dei cittadini e soprattutto del quartiere, che vede così un importante investimento sul suo territorio». Si tratta di un impianto a cui ne seguiranno altri due, in modo da perseguire un doppio obiettivo: «Accrescere — si legge sempre — la quantità di raccolta differenziata e ridurre i costi derivanti dal trasferimento dell`umido fuori Regione». «Dopo quasi 20 anni di gestione emergenziale a Napoli e in Cam pania, a fronte di miliardi di fondi spesi senza risolvere il problema dei rifiuti e senza rispondere alla carenza impiantistica, finalmente la atta e la Regione si dotano di un impianto di compostaggio, come promesso dall`amministrazione fin dall`inizio del suo mandato». A parlare, è Tommaso Sodano, vicesindaco con delega all`ambiente: «Si tratta — conclude — di una decisione importante per poter consolidare il piano che stiamo portando avanti e che vedrà Napoli autonoma nella gestione del ciclo dei rifiuti, improntato sulla raccolta differenziata e il riciclo, rispettando gli impegni presi in sedi europee».