Barbirotti: «Le nostre discariche sono sature»
«Oggi va peggio di ieri. E domani potremmo essere ancora più vicini ad una nuova crisi nel sistema dello smaltimento dei rifiuti nel salernitano». Dario Barbirotti, presidente del Corisa2, il consorzio di bacino che funge da braccio operativo dell'intero sistema, è molto preoccupato della situazione. «Pensate che oggi ci hanno fatto scaricare solo 180 tonnellate a Sardone. E' una goccia nel mare. E da Ostaglio non abbiamo potuto muovere niente…». Ed allora? «Abbiamo inviato una nota ufficiale direttamente a Guido Bertolaso. Chiedo di sapere perché il salernitano dev'essere trattato così male. Noi pur avendo il merito di aver aperto l'unica discarica attiva stiamo quasi a chiedere il permesso e quasi a scusarci» aggiunge Barbirotti. Come se ne esce? «Avevo chiesto la mobilitazione della nostra classe politica, nella sua interezza, registro un'afonia. Eppure abbiamo ministri e sottosegretari, sindaci importanti. C'è qualcuno che mi aiuta a battere i pugni sul tavolo?». Differenziata, male nel Cilento. Dall'Osservatorio per i rifiuti, istituito presso l'assessorato provinciale all'ambiente, intanto si preparano a dare i nuovi dati sulla raccolta differenziata in provincia di Salerno. I numeri in rosso. E la sorpresa, in negativo, arrivo dal Cilento. L'area dove insiste il Parco Nazionale è il fanalino di coda, buon ultimo con il 20%. Più incoraggianti sono i dati delle altre aree della provincia. Dove le percentuali sono in salita. A cominciare dall'Agro Nocerino, dove è stato raggiunto il 40%. Meglio ancora va nel Vallo di Diano, area leader con il 45%. Poco oltre il 33% è la Piana del Sele. Intanto le strade dei paesi del Cilento sono invase dai sacchetti dell'immondizia per uno sciopero dei dipendenti della Yele. All'origine dell'agitazione, il mancato pagamento delle ultime 4 mensilita' ai lavoratori della societa' di servizi che si occupa della raccolta dei rifiuti in 25 Comuni del CoRiSa 4, il consorzio dei rifiuti che comprende 49 Comuni cilentani. L’appello a De Masi. Angelo Paladino, assessore provinciale all’ambiente, chiama il Parco nazionale del Cilento ad una sinergia per fronteggiaer l’emergenza rifiuti. «Il Parco è ora che cominci a fare la sua parte. De Masi, che ora ha a disposizione tutti gli organismi di accompagnamento, deve mettersi a lavorare. Le percentuali della differenziata sono il vero biglietto di presentazione di un'area protetta. L'alta filosofia non serve a nessuno, il presidente De Masi faccia le strigliate ai sindaci peggio messi. E ci metta pure i soldi, soprattutto per aiutare i comuni più in difficoltà. La provincia sulla differenziata ha spesso già 500mila euro, abbiamo dato l'esempio. E non finisce qui, nel Cilento ci sono troppe ex discariche dismesse e non bonificate. Un dramma è la depurazione delle acque. Sediamoci intorno ad un tavolo e vediamo cosa fare», conclude Paladino. Vertice sulla situazione del fiume Bussento. Intanto in Prefettura si è tenuto un vertice sulla situazione del fiume Bussento. L'ha voluto il sostituto procuratore di Sala Consilina, Carmine Olivieri, con l'intervento dei comandanti locali dei carabinieri, guardia di finanza, forestale ed Arpac.