Bara in corteo contro la discarica
QUARTO. Una bara di legno contornata di fiori e lumini. Si è aperta così, ieri mattina, a Quarto, una nuova manifestazione contro la discarica che il commissario regionale, Annunziato Vardè, vuole allestire nel bosco millenario del Castagnaro. Un lungo corteo, con circa tremila persone, alle dieci, è partito da Via Masullo, a Quarto, e ha raggiunto Via de Curas, a Monteruscello, nel territorio di Pozzuoli. A manifestare, molti ragazzi delle scuole, rimaste chiuse grazie all`ordinanza del sindaco Massimo Giarrusso, che ha proclamato, con un suo decreto, una giornata di lutto cittadino. Stesso atto anche da parte del sindaco di Bacoli, Ermanno Schiano, e del primo cittadino di Monte di Precida, Franco lannuzzi. Assente Pozzuoli, guidata da un commissario prefettizio, in attesa delle elezioni di domenica.
Nel segno del lutto si è svolta l`intera giornata. Aperta da una bara, e scandita da messaggi e slogan che richiamavano la morte del territorio».
Tra i dimostranti, i sindaci di Quarto e Monte di Procida, il presidente del Consiglio comunale di Bacoli, i candidati alla carica di primo cittadino di Pozzuoli, e padre Alex Zanotelli. Pochi momenti di tensione si sono registrati all`ingresso nel quartiere di Monterusciello, quando il corteo ha attraversato il mercatino rionale. Gli ambulanti, infastiditi dagli slogan deimanifestanti cheli invitavanoa chiudere tutto e unirsi alla protesta, hanno risposto a muso duro. I blocchi stradali di metà aprile, che hanno isolato la zona flegrea, impedendo l`accesso e l`uscita dalla città di Quarto, hanno infastidito gli operatori economici, a cominciare da quelli del Centro commerciale di via Masullo che, pubblicamente, pur aderendo alle ragioni della protesta, hanno chiesto di organizzare manifestazioni che non danneggiassero, in questo momento di crisi, le attività produttive.
«I commercianti devono capire - ha replicato il sindaco di Quarto, Massimo Carandente Giarrusso che se sul nostro territorio apre una discarica, il danno alle attività economichenon sarà di pochi giorni ma definitivo. Dispiace dover constatare che della questione Ca stagnaro si interessa solo Quarto: ancora una volta Pozzuoli è stata assente. Il 90% dei manifestanti era di Quarto. Bacoli e Monte di Precida ci stanno appoggiando ma, obiettivamente, il pericolo per loro è minore. La discarica ricade nel territorio amministrativo di Pozzuoli ma i danni maggiori sarannoinostri». Dopo la sospensione dei carotaggi nella selva, disposta due settimane fa dal Prefetto di Napoli, la guardia nel Comitato permanente di protesta resta alta. «Appena concluse le elezioni a Pozzuoli - dicono -, le forze di polizia prenderanno possesso della cava. La sospensione è stata solo una farsa. Bisognamantenerealtal`attenzione per evitare operazioni a sorpresa. Noi continueremo a batterci».