Discarica, la carica dei tremila
QUARTO. In tremila hanno preso parte alla manifestazione antidiscarica che si è svolta tra Quarto e Monterusciello, due delle località che verrebbero maggiormente penalizzate dall`insediamento del sito di raccolta rifiuti in località Castagnaro. Proclamata una giornata di lutto cittadino nei comuni di Quarto, Bacoli e Monte di Procida, per dire «No alla discarica al Castagnaio, sì ad un programma di sviluppo globale dell`area flegrea», con sospensione delle attività commerciali e pubbliche. Dei comuni flegrei solo Pozzuoli non ha aderito alla protesta in maniera ufficiale. Per contro erano presenti i candidati sindaci, Vincenzo Figliolia, Filippo Monaco, Espedito Fenocchio e Emanuele Zanni. Ð corteo, partito da via Campana, località Bivio a poche centinaia di metri dal Castagnaro, ha percorso via Masullo fino a raggiungere via De Curtis a Monteruscello. Presenti al corteo oltre al sindaco di Quarto, Massimo Carandente Giarrusso, che ha indetto la giornata di lutto cittadino, anche il sindaco di Monte di Procida, Paolo lannuzzi, e il presidente del consiglio comunale di Bacoli, Savoia in rappresentanza del sindaco, Ermanno Schiano. La manifestazione si è svolta in maniera ordinata con un picco di tensione solo durante il transito lungo la fiera settimanale di Monterusciello. Battibecchi si sono registrati tra alcuni manifestanti e gli ambulanti che non avevano aderito alla protesta. I manifestanti hanno cercato di sensibilizzare i numerosi cittadini presenti nel mercatino rionale. A conclusione della marcia, il sindaco di Quarto non ha mancato di sottolineare il disinteresse delle istituzioni e della gente di Pozzuoli per un problema ambientale. «Purtroppo devo costatare che del pericolo della discarica al Castagnaro si interessa solo Quarto: ancora una volta Pozzuoli si è dimostrata assente; il 90% delle persone che hanno partecipato al corteo erano di Quarto. Bacoli e Monte di Procida ci stanno appoggiando ma, obiettivamente, il pericolo per loro è minore. Dispiace questa scarsa partecipazione perché più forte sale il nostro grido, più sarà difficile per Vardè non ascoltarlo». I rappresentanti del comitato antidiscarica hanno ribadito le proprie preoccupazioni: «Appena concluse le elezioni a Pozzuoli, le forze di polizia prenderanno possesso della cava. La sospensione è stata solo una farsa. Bisogna mantenere alta la guardia per evitare operazioni a sorpresa che condanneranno tutto un territorio definitivamente. Ecco perché noi continuiamo a batterci». Giarrusso, infine, ha tracciato anche i passi fondamentali da affrontare: «Questa è una settimana cruciale, nei prossimi giorni si riunirà il consiglio provinciale a cui chiediamo di stralciare definitivamente cava Castagnaro dal piano regionale dei rifiuti; occorre poi che Regione, Provincia e sindaci si siedano a un tavolo di concertazione per trovare una soluzione alternativa alla discarica ma soprattutto alla provincializzazione prevista dal piano rifiuti. Saremo allerta e attenti sino a che Vardè non desisterà dal suo disastroso progetto». E dal presidente della Provincia Luigi Cesaro: «Nessuna decisione definitiva è stata assunta per quanto riguarda la cava del Castagnaro. Siamo assolutamente in una fase preliminare e non è ancora stata effettuato alcun carotaggio. Mi sento di tranquillizzare comunità locali ed enti che ogni sito verrà aperto solo se risulterà idoneo e risponderà a tutti i requisiti previsti dalla legge. Anche per questo motivo, per ogni area esiste un piano è già elaborato dal commissario Vardè. In ogni caso, se tutti già adesso siamo convinti che il sito del Castagnaro non sia adatto ad ospitare neanche rifiuti biostabilizzati, tutti insieme, ed intendo specialmente i sindaci della zona flegrea, possiamo condividere scelte operative concrete e possibili per trovare in tempi rapidissimi valide alternative. Su questa ipotesi verrà già al prossimo consiglio provinciale presentato uno specifico ordine del giorno». Cesaro ha poi pro- seguito: «La soluzione può nascere dal territorio, con una sinergia ed una collaborazione che è sempre stata alla base della mia linea operativa. Ho sempre sostenuto che le decisioni di natura ambientale dovessero essere condivise con le popolazioni interessate. D`altronde questo criterio è stato alla base degli accordi di programma che abbiamo sottoscritto con moltissimi sindaci della Provincia di Napoli, proprio in merito al piano dei rifiuti provinciale». «Sul fronte dello smaltimento dei rifiuti bisogna avere un grande equilibrio nelle decisioni da sollecitare e da assumere. Venerdì scorso abbiamo inviato a Bruxelles il programma attuativo per la gestione dei rifiuti in Campania per il periodo transitorio 2012 - 2016, e sono convinto che la documentazione elaborata insieme alla Regione Campania riuscirà a scongiurare le temute procedure d`infrazione. È altrettanto vero però - ha concluso Cesaro - che dobbiamo stare attenti a non effettuare scelte che nel tempo potrebbero rivelarsi inadatte».