Rifiuti e camorra, alta attenzione sulle infiltrazioni nel sito di Chiaiano
NAPOLI - I rifiuti li hanno da sempre trasformati in oro. In milioni di euro da investire. Discariche, appalti per l`igiene urbana, quote societarie: il legame tra il clan Belforte di Marcianise e la gestione illecita del ciclo dei rifiuti va avanti imperterrita da anni. Nuovi sviluppi però stanno emergendo dall`ultima inchiesta che ha portato all`arresto di 44 persone. Gli investigatori seguono con particolare attenzione, infatti, sia la vicinanza ad alcune ditte sia la loro presenza in diversi affari milionari. Tra questo c`è quello relativo alla realizzazione della discarica di Chiaiano: un filone di indagine riguarderebbe una fornitura di argilla, ritenuta di scarsa qualità, proprio per il sito da aprire nella periferia del capoluogo partenopeo. Un passaggio che assume rilevanza anche alla luce di alcune alleanze che da sempre i "Mazzacane" sono riusciti a tessere con alcuni sodalizi criminali napoletani. Nel loro territorio di origine, però, i Belforte si sono infiltrati in maniera decisa in appalti importanti. Michele Froncillo, collaboratore di giustizia di lungo corso, interrogato nel 2007 sulla questione rifiuti al Comune di Marcianise ha riferito come "tutti gli appalti del Comune di Marcianise erano gestiti dal gruppo Belforte". Dietro un "omissis", poi si cela probabilmente un colletto bianco: "si trattava di un prestito usuraio fatto dai principali appartenenti al clan Belforte, che avevano investito 50 milioni di lire per ciascuno" riferisce Froncillo. Camorra, rifiuti e politica: tré aspetti sui quali si concentrerà l`attenzione anche nell`analisi dei documenti sequestrati. Tra gli indagati c`è Angelo Grillo, ex consigliere comunale (e padre di Roberto attuale esponente di maggioranza nell`Assise) e soprattutto gestore della Cesap, la controllante della Ecosystem 2000. La stessa ditta che fino a poco meno di un anno fa aveva gestito il servizio di igiene urbana proprio a Marcianise (come fa tuttora in diversi comuni della provincia), per poi esserne sollevata.