Triangolo della morte: interrogazione di De Feo

26 aprile 2012 - Et Mau.
Fonte: Il Denaro

Invecchiamento precoce, minore aspettativa di vita, incidenza dei tumori: preoccupano i dati epideiniologici relativi al cosiddetto "triangolo della morte", ovvero la vasta area della provincia di Napoli compresa fra i comuni di Acerra, Noia e Marigliano. A rilanciare il tema su scala nazionale è la senatrice Pdl Diana de Feo, preoccupata per le notizie di stampa diffuse qualche giorno fa m relazione ad una ricerca condotta in Campania e pubblicata su una rivista intemazionale. In un`interrogazione rivolta ai Ministri per l`Ambiente e la tutela del territorio e del mare Corrado Clini e della Salute Renato Balduzzi la senatrice chiede un intervento urgente del governo al fine di procedere alla bonifica dell`area. La ricerca rivela che i residenti in prossimità di discariche contenenti rifiuti tossici invecchiano prematuramente a cau sa di danni ossidativi al Dna cellulare. La senatrice de Feo chiede all`esecutivo di intervenire per eliminare le discariche abusive, facilitando anche la realizzazione di opere o strutture idonee alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti, inclusi quelli tossici. L`esponente de) Pdl si dice preoccupata per la salute dei cittadini considerato che nel "Triangolo della morte" sorgono circa 1.230 discariche abusive contenenti rifiuti tossici e che il cancro e la nascita di bambini con difetti congeniti sono due tra le piaghe che maggiormente affliggono le popolazioni residente in detta area. Gli studiosi temono che le malformazioni alia nascita, oltre a derivare da un alto rischio dovuto alla diversità dei geni delle madri evidenziato dalla ricerca, possano anche essere determinate dalla presenza di sostanze chimiche presenti nelle discariche, prima fra tutte la diossina", Diossina diffusa soprattutto dai roghi tossici e quotidiasni dei rifiuti abbandonati lungo le strade e in campi Nella sua interrogazione al Governo Diana de Feo ricorda anche che "gli studiosi dell`Università Federico II hanno analizzato e quindi paragonato il Dna di 50 donne sane che vivono nell`area interessata con quello di 50 donne coetanee provenienti da luoghi in cui non sorgono discariche rilevando che nel le prime il citato Dna è sensibilmente più vecchio. Secondo tale studio, inoltre, gli effetti sul Dna sarebbero direttamente proporzionali alla distanza dalle discariche per cui gli effetti più dannosi sarebbero stati riscontrati nelle donne che vivono nelle immediate vicinanze delle discariche medesime. `Tale invecchiamento precoce - conclude la Senatrice De Feo -, secondo detta analisi pubblicata sulla rivista "Gene", sarebbe causato dalla esposizione a sostanze dannose".

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