Raccolta indumenti, in tré mesi bilancio più che incoraggiante
Continua la raccolta differenziata di materiali tessili e indumenti usati avviata dal Comune di Napoli lo scorso novembre nell`ambito di un generale progetto di recupero ambientale e attenzione all`ecologia per la rivalutazione globale della città. Abiti, borse, scarpe e accessori usati, infatti, se opportunamente trattati, non costituiscono un problema, bensì una risorsa. E i primi risultati che emergono dall`iniziativa "Cambia stagione" sono più che incoraggianti. «In tré mesi abbiamo raccolto 419 tonnellate di indumenti, che sono stati sottratti alla discarica e avviati al recupero e alla valorizzazione - ha affermato il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano - e sono stati installati 430 contenitori per il recupero di materiali tessili. Nei prossimi mesi raggiungeremo il numero complessivo di 695, come da progetto». I cassonetti sono stati posizionati in numerosi quartieri, tra cui Soccavo, Pianura, Fuorigrotta, Chiaiano, Vomero, Scampia, Secondigliano e nei prossimi giorni verranno estesi alle aree di Montecalvario, San Giuseppe, Porto, Mercato. Sono facilmente riconoscibili nel contesto urbano per le loro caratteristiche. «Nei mesi invernali siamo riusciti a raccogliere circa 500 coperte destinate a persone senza fissa dimora» afferma Raffaele Del Giudice, presidente di Asia. Fondamentale per la riuscita del progetto, la collaborazione con le cooperative "Fratelli Esposito" e "Ambiente Solidale", che, in sinergia con l`amministrazione comunale, hanno offerto i propri servizi al fine di favorire la riduzione di rifiuti e assolvere contemporaneamente ad un`importante funzione sociale e di solidarietà. Come evidenziato dai rappresentanti delle associazioni, infatti, «Napoli ne avrà da guadagnare sia in termini economici che ambientali. La corretta valorizzazione del materiale tessile comporterà una riduzione dei costi per il cittadino, un aumento dei posti di lavoro e una riduzione delle emissioni atmosferiche». In più «l`iniziativa ha l`obiettivo di evitare l`abbandono di materiale che il niù delle volte viene raccolto dalla criminalità organizzata e bruciato in strada», spiega Del Giudice. Risultati positivi, dunque, che incoraggiano il Comune a proseguire su questa strada, nonostante sia necessario, come sottolineato dal presidente dell`Asia, «sensibilizzare la cittadinanza al fine di bloccare gli atti vandalici che deturpano i contenitori per la raccolta». Dice, infatti: «Abbiamo spesso trovato al loro interno olio e segatura, segno evidente di tentativi di sabotaggio. Nonostante ciò, non ci siamo fermati e intendiamo continuare a fornire il nostro concreto appoggio».