Comune e Provincia: no alla riapertura di Chiaiano

L`assessore regionale: solo un intervento tecnico. Appalto termovalorizzatore: A2A chiede il rinvio
24 aprile 2012 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

«Possiamo dire con certezza che la discarica di Chiaiano non riaprirà» : il vice sindaco Tommaso Sodano si dice convinto che lo sversatoio dell` area nord rè sterà chiuso. L`assessore provinciale Giuseppe Caliendo, dal canto suo, si schiera nettamente contro ogni ipotesi di riapertura e spiega: «L`attuale discarica di Chiaiano è fuori discussione. Gli invasi devono essere comprensoriali e ospitare il biostabilizzato, il compito di individuarli tocca a Vardè». E l`assessore regionale Giovanni Romano spiega: «A Chiaiano bisognerà portare la frazione umida stabilizzata: un procedimento, necessario per colmare l`invaso e procedere alla corretta chiusura definitiva». Intanto A2A, (la società che capeggia la cordata che partecipa al dialogo competitivo organizzato dal commissario Alberto Carotenuto per la realizzazione del termovalorizzatore di Napoli est), chiede una proroga. Oggi avrebbe dovuto presentare l`offerta economica, ma ha chiesto novanta giorni per fare bene i conti. Carotenuto si è preso 48 ore per riflettere, ma probabilmente non darà tutto il tempo richiesto. Già vacillano, dunque, due pilastri dal piano elaborato dagli amministratori campani per tentare di evitare l`avvio della proceduta di infrazione che l`Europa minaccia di avviare. Se è a rischio la gara per il termovalorizzatore e nessuno vuole assumersi la responsabilità di portare le previste 150mila tonnellate previste a Chiaiano, qualcuno dovrà spiegare all`Europa dove andrà a finire tutta la monnezza che dovevaessere ingoiata da quegli impianti. Una strettoia nella quale il sindaco de Magistris e vicesindaco Sodano si districano sostenendo: «Noi non abbiamo ricevuto il documento. Probabilmente c`è stata una interpretazione errata della relazione dell`assessore regionale Giovanni Romano. Si dice che ci sarebbero ancora i numeri per sversare a Chiaiano come altrove, ma quella discarica è già stata chiusa ed è stata chiesta l`autorizzazione per la copertura, inoltre, c`è una indagine della magistratura». Ma nel documento inviato dalla Regione a Bruxelles dopo aver raccolto le indicazioni di tutti gli enti interessati, in questo caso della Provincia e del commissario Vardé e sul quale è stato consultato anche il Comune che ha fornito il progetto per la differenziata, c`è un capitolo dedicato alla «previsione della capacità di smaltimento dei rifiuti nel periodo transitorio». E a proposito di Chiaiano si scrive: «La discarica è in stato di sequestro e sono in atto verifiche tecniche da parte della Provincia di Napoli. La riapertura è prevista nel corso del 2013 per il conferimento di Fut stabilizzata prodotta dallo Stir di Caivano per un quantitativo giornaliero di circa 150 tonnellate. E' previsto l'ampliameento del 15 per cento e lo smaltimento totale complessivo di 200mila tonnellate anche se nel successivo diagramma dei flussi si ipotizza di portare 50 mila tonnellate per tre anni (2013, 2014 e 2015) e quindi 150mila tonnellate. Oggi ci sarà una seduta della commissione speciale conoscitiva sulla discarica di Chiaiano per discutere della gestione dell`invaso dopo la chiusura. Probabilmente al termine dell`incontro le cose saranno più chiare. Come se non bastasse ieri è tornata in scena la protesta dei dipendenti dei Consorzi di bacino che nel pomeriggio hanno bloccato il traffico invia Medina. Dopo una serie di incontri, in un comunicato, i sindacato autonomi spiegano: «È emerso che, a seguito della sospensione della certificazione emessa dalla presidenza del Consiglio dei ministri riguardante il pagamento dei crediti vantati dal Consorzio, l`amministrazione provinciale intende ricorrere al tribunale per ottenere lo sblocco di 12 milioni. Le organizzazioni sindacali hanno richiesto, per superare L'attuale emergenza economica, l`utilizzo dei trenta milioni di euro, fondi messi a disposizione dalla legge 26 del 2010».

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