Rifiuti, la Regione disposta a rivedere il piano
NAPOLI - La Regione è disposta a rivedere il piano regionale per i rifiuti sui punti relativi all`impiantistica alla luce dei dati recenti relativi, tra l`altro, alla raccolta differenziata. A dirlo, ieri, durante la seduta del Question time, rispondendo ad un`interrogazione sull`Impianto di termovalorizzazione per massificazione in provincia di Casería, a firma del capogruppo Pdl, Fulvio Martusciello, l`assessore all`Ambiente, Giovanni Romano. Partendo dal fatto che sulla localizzazione delle aree in cui costruire l`impiantistica le competenze sono provinciali e non regionali, e nel caso specifico spettano al commissario, Romano ha spiegato che, rispetto al 2009 e al 2010, la situazione rifiuti campana è cambiata e, in virtù di questo, sarà possibile, qualora lo si ritenesse opportuno, valutare la possibilità di rivedere il Piano regionale. "Il piano è un piano aperto - ha detto - abbiamo dimensionato il piano sulla base dei dati che avevamo al 2009 e al 2010, il piano lo abbiamo fatto nel 2011. Se devo dare una prima impressione sull`andamento della produzione complessiva dei rifiuti, potrei dire che quei nostri dati, oggi, già risentono di un sensibile dato di diminuzione della quantità dei rißutiper effètto non tanto e non solo, come spesso si dice, della crisi economica, per effetto, invece, dell`aumento della raccolta differenziata". Dai dati attuali emerge che la Campania è arrivata quasi al 40% di raccolta differenziata nel 2011 e sembra essere in aumento. " La raccolta differenziata dell`intera regione Campania ha sfiorato il 40% nel 2011 - ha proseguito l`assessore - i primi dati del 2012 ci dicono che il trend è in aumento, ma anche per effetto del piano di minimizzazione dei rifiuti". Per aumentare ulteriormente il dato percentuale relativo alla differenziata le Province hanno già ricevuto 7 milioni di euro. "Il piano regionale che questo Consiglio ha approvato - ha evidenziato Romano - ha individuato, nella riduzione dei rifiuti a monte, un punto importante della gestione dei rifiuti e le province sono state già finanziate con 7 milioni di euro, ci sono i bandi già pubblicati per aiutare i comuni a ridurre la quantità dei rifiuti cioè - ha elencato - meno imballaggi, le casse dell`acqua, i dispenser per i detersivi liquidi, i pannolini riciclabili, una serie di azioni che sono pronte ad essere recepite dalle nostre comunità, aspettano semplicemente che si facciano e noi le stiamo facendo". Da qui la possibilità "per eventuali valutazioni in ordine alle dimensioni, quindi, anche alla quantità degli impianti che sono preposti al trattamento finale dei rifiuti".