Cdr saturo, l’immondizia ritorna sui marciapiedi
Si rischia una nuova emergenza. Neanche il tempo di smaltire la notevole quantità di rifiuti accumulata lungo strade e marciapiedi nella precedente fase di crisi che il Cdr si è nuovamente fermato. Alla base del blocco le difficoltà nell'evacuazione delle ecoballe che, nelle ultime settimane, erano state trasferite presso il sito di Coda di Volpe, nel salernitano. Anche gli spazi disponibili per lo stoccaggio all’interno dell’impianto di Pianodardine sono, ormai, saturi. Ieri, dunque, raccolta bloccata in tutta la provincia, eccezione fatta per i comuni impegnati nella differenziata e per i servizi indifferibili (scuole, ospedali, case di cura, carceri), che, però, saranno a rischio già quest’oggi. Al momento non si può certo parlare di crisi ma, ad Avellino come in molti altri centri, già si registrano le prime difficoltà con la formazione, specie nelle zone periferiche, di cumuli di immondizia. Nella città capoluogo sono già accumulate, lungo strade e marciapiedi, circa 220 tonnellate di pattume. Nell'intera provincia si è abbondantemente superata quota 500 tonnellate. Intanto, nei pressi dell'impianto Cdr ci sono code di compattatori in attesa di conferire. Non è dato sapere, però, quando l’impianto riuscirà nuovamente ad evacuare almeno una parte delle numerose ecoballe accumulate nei piazzali interni e, di conseguenza, a riprendere l'attività. Nel frattempo, è terminata l'operazione di trasferimento delle 2196 ecoballe stoccate nel sito di Pianodardine dalla prima piazzola, con il telo danneggiato, all'unica altra completa e collaudata. I tecnici del commissariato hanno redatto una relazione per chiedere un sopralluogo congiunto con Asl, Arpac e Procura al fine di constatare il completamento dei lavori indifferibili prescritti e ottenere il dissequestro del sito. Anche in questo caso, però, è necessario che vengano completate le altre piazzole previste prima di procedere al trasferimento di ulteriori quantità di rifiuti foderati. Secondo indiscrezioni, il commissariato sarebbe orientato ad ordinare lo stoccaggio a Pianodardine delle ecoballe accumulate nei piazzali dell'attiguo Cdr, al fine di consentire una rapida ripresa dell'attività dello stesso (non prima di alcuni giorni utili al completamento di un'ulteriore piazzola) e, successivamente, i lavori di adeguamento. I tempi e le modalità di questi ultimi si sapranno questa mattina. Alle 9, infatti, è previsto un incontro tra l'assessore regionale Ganapini, i rappresentanti sindacali regionali e le Rsu di tutti gli impianti Cdr della Regione. E' stata ordinata nella giornata di ieri, infine, la scarcerazione delle 25 persone, tra cui il dirigente del Cdr di Pianodardine Alessandro Di Giacomo, coinvolte nell'inchiesta della Procura di Napoli su presunte irregolarità nella gestione degli impianti Cdr.