La raccolta di rifiuti elettronici quasi raddoppiata in un anno

CRESCIUTA DELL`80% 1 Ë QUANTITÀ DI RAEE PROFESSIONALI AVVIATA A RECUPERO E RICICLO. IN TOTALE RAGGIUNTA QUOTA 37MILA TONNELLATE. "PASSO SIGNIFICATIVO VERSO LA RIDUZIONE DELL`EXPORT ILLEGALE" ANNOTA REMEDIA
16 aprile 2012 - Luca Palmieri
Fonte: Affari & Finanza

Milano Una crescita dell`80 per cento rispetto all`anno precedente è un dato statistico estremamente positivo, li lo è ancora di pin se appartiene ad un settore come quello della raccolta di Race professionali, difficilmente tracciabili e spesso soggetti a smaltimenti illeciti ed esportazioni illegali. Nonostantequestcscricproblematiche l`aumento è stato esponenziale nel 2011 e ReMedia — tra i principali Sistemi Collettivi italiani no-profit per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di Race—ha realizzalo nel corso dell`anno passato una raccolta di oltre 3.500 tonnellate di rifiuti professionali. Un`exploit aziendale che si affianca alle eccellenti performance dell`intero settore.
Il totale raccolto e stato invece di ben 37mila tonnellate, con una percentuale dominante dei rifiuti di provenienza domestica, pari a oltre 33.500 tonnellate. In questo settore il raggruppamento R3 (tv e monitor) ha fatto segnare il risultato più alto con quasi 20mila tonnellate raccolte, pari al 60 per cento del totale. Seguono la categoria R4 (elettronica di consumo, piccoli elettrodomestici, informatica e telecomunicazioni, dispositivi medici) con più di Rmila tonnellate, R1 (freddo e clima) con circa 5mila tonnellate e R2 (grandi bianchi) con 2.708.
All`ultimo posto si trovano invece i cosiddetti R5, i rifiuti derivati da sorgenti luminose, con 19 tonnellate.
Una delle sfide più importanti nella raccolta di rifiuti elettrici ed elettronici è quella legata alle pile portatili, che possono rappresentare un grande problema per l`inquinarnenlo ambientale. Il sistema è ancora in via di sviluppo ma nonostante tutto ciò, nel 20 line sono state raccolte 550 tonnellate, ossia 19 milioni e 500.000 pile portatili, numeri che sono considerati dal Consorzio un buon risultato e che fa sperare in un rapido raggiungimento del target di raccolta annuale del 25 per cento previsto dalla normativa vigente.
La parte legata ai rifiuti professionali resta quindi una percentuale limitata sul totale ma la sua crescita repentina fa ben sperare perii futuro, nonostante le problematiche che comporta. Tra le varie criticità c`è il fatto che questi rifiuti non vengono raccolti nelle piazzole nazionali, rendendo più difficile la loro tracciabilità.
A spiegare il perché di questi buoni risultati è il direttore generale di ReMedia, Danilo Bonato. «La crescita dei quantitativi di Race professionali - sostiene il manager - è un segnale molto positivo ed evidenzia come le aziende stiano prendendo coscienza della necessità di avviare a un corretto riciclo le apparecchiature tecnologiche a fine vita, evitando di incorrere in pesanti sanzioni amministrative e penali». L`aumento, oltre ad essere assai significativo, potrebbe portare anche ad altre conseguenze positive nel prossimo futuro. «L`incremento registrato da ReMedia— sottolinea ancora Bonato—mette in luce una tendenza più generale che potrebbe rappresentare un passo significativo verso la riduzione dell`export illegale, una pratica molto diffusa come conferma il recente studio dell`Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l`Ambiente). Il corretto smaltimento delle apparecchiatureafinevita - aggiunge Bonato - equivale anche ad avere meno rifiuti nelle discariche e ad aumentare il riciclo di metalli e materie prime che possono essere riutilizzate nell`industria. La trasformazione di rifiuti elettronici in risorse rappresenta quindi una sfida per l`ambiente, per la salute e per l`economia».
L`impegno di un Consorzio come ReMedia è iniziato nel 2005, per la volontà di 44 aziende leader nel settore dell`Elettronica di Consumo e dell`Ict, che hanno dato seguito alla decisione di varare questa iniziativa al fine di poter rispettare le norme imposte dal Decreto legislativo 151/2005. Nel 2008 il Consorzio ha aggiunto alle sue attività la gestione deirifiuti di pile ed accumulatori e ad oggi può contare su oltre mille soci. L`imponente lavoro effettuato è testimoniato dai numeri del 2011: per raccogliere i grandi quantitativi di rifiuti ReMedia ha infatti svolto ben 19.255 missioni di ritiro, con una media di circa 1.600 ritiri al mese presso le isole ecologiche gestite dai Comuni o dai loro operatori incaricati e servite dal Consorzio. Il servizio di ritiro del Consorzio vanta anche una puntualità del 98,7 per cento rispetto ai tempi di intervento definiti dall`accordo di programma Anci e Centro di Coordinamento.

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