Rifiuti a peso d`oro: in cinque anni Tarsu cresciuta fino al 44 per cento
È la Campania la regione con i costi medi annui più alti d`Italia (378 euro) e gli incrementi maggiori registrati negli ultimi cinque anni con un +44,3%. Il dato della tassazione sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti emerge nel Dossier dell`Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva. L`associazioneha così gioco facile a definire «rifiuti a peso d`oro» quelli prodotti e gestiti nei centri della Campania. Regione che ha per contraltare il Molise che con 146,5 euro fa registrate la media/costo più bassa del Paese. Un segnale di «squilibrio» - avverte Cittadinanzattiva - che si riverbera anche all`interno della stessa Campania nel confronto tra i diversi capoluoghi di provincia. A Napoli la Tarsu ammonta a ben 508 euro che è più del doppio di quanto si paga ad Avellino (221 euro); a Benevento la Tarsu vale 346 euro, a Caserta 393 e a Salemo (dove però già è attiva laTia) 421 euro. Il dossier sottolinea come nell`arco di cinque anni in Campania si sia registrato un incremento tariffario (+44,3%) di molto superiore a quello nazionale (+14%). Il record dei rincari è condiviso da Napoli (+79,5%) e da Salemo (+97,7%). Il Dossier pone in evidenza aspetti significativi ed emblematici delle multiple velocità con la quale corre, nelle varie declinazioni locali e territoriali, la macchina della gestione dei rifiuti. Balza subito agli occhi il paradosso che connotala condizione del Mezzogiorno dove a fronte di una produzione di rifiuti inferiore alla media nazionale è più alta la spesa per gestirli, n costo della bolletta al Sud si attesta sulla soglia media di 264 euro con un aumento rispetto all`anno 2010 dell` 1,5%; seguono le regioni del Centro (252 euro) con un incremento del 2% e il Nord Italia (228 euro) per un incremento - dal 2010 - del 2,2%. Il record di produzione prò capite media di rifiuti spetta alle regioni del Centro con 604 chilogrammi; seguono il Nord (530 kg pro capite) e il Sud (493 kg per residente). I virtuosi della raccolta differenziata sono le regioni del Nord, nettamente avanti (48%, in linea con quanto stabilisce la legge) rispetto al centro (25%) e al Sud (19%). La radiografia della`associazione ha preso in esame le performance economiche nel 2011 modulando l`incidenza dei costi sul parametro-guida rappresentato da una famiglia-tipo di tré persone con reddito lordo complessivo di 44.200 euro ed una casa di cento metri quadrati di superficie abitabile.