Differenziata, dove c'è il porta a porta è al 68%
Secondo la facoltà di Socidogia solo un intervistato su 4 è soddisfatto della pulizia dei contenitori. ma il 65 % non Si lamenta della frequenza della raccollD
NAPOLI—Solo un intervistato su 4 è soddisfatto per la pulizia dei contenitori dei rifiuti. Ben più della metà (65%), invece, non ha alcuna lamentela in mento alla puntualità del ritiro Pochi il 10%) harino rimostranze da avanzare in merito alle informazioni ricevute. Sono alcuni dei dati emersi dall'indagine sul livello di soddisfazione dei napoletani impegnati nella raccolta differenziata porta a porta, che è stata condotta dal dipartlmento di Sociologia della Pederico II.
Lo studio, realizzato su un campione di 602 cittadini tra il 2o dicembre ed 23 gennaio è stato presentato ieri a palazzo San Giacomo, presenti il presidente di Asìa, Raffaele Del Giudíce; il vice sindaco Tommaso Sodano; i docenti Annamaria Zaccaria, Stefano Consiglio, Giancarlo Ragozzini; il presidente della Mumcipalità di Scampia, Angelo Pisani. Complessivamente, sommando le risposte di chi si definisce «Abbastanza soddisfatto» e «Completamente soddisfatto» del sistema di prelievo dei rifiuti porta a porta, scaturisce una cifra incoraggiante: 77,8%. Tra mille dfflcoltà, non poche inefficienze, tanti problemi, si fa insomma strada la consapevolezza che questo sistema rappresenta ad oggi la migliore strategia per recuperare materiali di scarto e valodzzarli, riciclandoli ed evitando cosi che finiscano in discarica o nei termovalorizzatori. Sono le cifre, a parlare.
La percentuale media di differenziata nei quartieri già coinvolti dalla raccolta porta a porta nel 2011 è stata del 68.1%.
Quasi quattro volte superiore a quella del resto della città. Proprio grazie alli progressiva estensione del porta a porta, dunque, cresce in questi primi mes del 2012 la differenziata, che, seconde gli ultimi dati di Asìa, si sarebbe attesta te ormai intorno al 25%. n nuovo sistema coinvolge ormai 250.000 abitanti.
A gennaio è partito a Posiilipo. Prossime tappe Agnaao ed il Rione Lieti.
I problemi non mancano e sono di varia natura. Prima questione fondamentale: non ci sono in città impianti di compostaggio o di digestione anaerobica, indispensabili a trattare l'umido diifferenziato ed a trastormarlo in fertilizzante.
Napoli manda oltre regione gli scarti alimentari e di vegetazione che differenzia, pagando 160 euro a tonnellata. Conferirli ad un impianto in Campania costerebbe meno della metà. Secondo nodo: è ancora molto esteso il fenomeno dell'illegalità. Cittadinl che non rispettano orari e modalità di deposito della spazzatura. Trasportaton o titolari di micro imprese che abbandonano ingombranti, rifiuti elettronici, copertoni lungo le strade, sotto le gallerie. Su questi due aspetti il Corrlere ha interpellato il Vice Sindaco Sodano. «Per il trattamento dell'umido», ha detto, «dovrebbe partire a breve progetto di un digestore anaerobico a Napoli Est, nella zona dove un temp c'era la centrale del latte. Confidiamo di ottenere, sulla base di tale progetto, lo sblocco da parte dell'Unione Europea di una parte dei 300 milioni congelati per la procedura d'infrazione». Quanto ai controlli: «E un enorme problema. Ogni intervento di boriifica ci costa almeno 30.000 euro ed è vanificato, già dopo pochi giorni, da nuovi svernamenti. Per questo abbiamo aderito al protocollo im Prefettura che prevede l'incremento della vigilanza lungo gli assi viari, anche attraverso telecamere mobili. Però servr anche l'impegno dei vigili e delle forze dell'ordine. Chi butta il sacchetto fuori orario o conferisce nelle campane materiali non adatti o li lascia a terra, va multato come chi passa col rosso».