"Contro l'inceneritore ricorso al Tar"
GIUGLIANO. Inceneritore e nuova discarlca a masseria Monticelli, comitati pronti a presentare un ricorso al Tar. Hanno deciso di giocare la carta istituzionale senza mollare la presa sulla sensibilizzazione per portare migliaia di persone in piazza e dimostrare di essere reattivi. L'incapacità di organizzarsi e dire No alle discariche, registrata da Catenacci all'epoca in cui era commissario dell'emergenza rifiuti, dovrebbe diventare un brutto ricordo. Stanno lavorando su questo i comitati per l'arnbiente, i partiti e le associazioni che si sono incontrati a palazzo Palumbo.
Nel frattempo, continuano a raccogliere firme per una petizione popolare (oltre cinquemila) e a fare banchetti nelle piazze per spiegare i motivi per i quali si oppongono alla realizzazione di un inceneritore a Taverna de Re. Il Consiglio comunale ha deliberato il No all'impianto ma senza il voto del sindaco Giovanni Pianese, il quale, invece, in più occasioni si è espresso a favore considerandola un'occasione di bonifica del territorio.
Così per sensibilizzare i cittadini sui danni alla salute delle polveri sottili, gli ambientalisti hanno deciso di organizzare una proiezione pubblica del documentario "Sporchl da morire". Su facebook, intanto, nascono ogni giorni gruppi ed eventi per discutere della questione: "No all'inceneritore di Giugliano", ad esempio, è nato proprio ieri. E il dlbafflto in rete si accende anche per protestare contro i rincari della Tarsu, i disservizi della rimozione dei rifiuti e i clamorosi ritardi sulla raccolta differenziata. I cittadini sono esasperati.
Intanto, Rifondazione prosegue con la raccolta di firme e prende posizlone contro l'impianto anche Sel, assieme alla rete Commons, che in una nota congiunta invttano i cittadini e i partiti a partecipare alle assemblee "affinche si possa lavorare insieme per un divrerso sviluppo del nostro territorio". Pd e Udc si erano già schierate e avevano sollecitato la discussione in aula dalla quale è uscita la delibera del No.
La sospensione del diritto alla salute nell'area a nord di Napoli sta facendo crescere la necessità di partecipazione, probabilrnente anche per l'avvicinarsi delle elezioni previste per la prossima primavera, e anche il numero di comitati. Sulla fascia costiera fa sentire la propria voce la pasionaria Lucia De Cicco con L'Eco della Fascia costiera, che nel weekend ha già fatto sensibilizzazione sul litorale, tra lago Patria e Varcaturo. "Conviviamo da anni con carenze strutturali, servizi inesistenti, abbandono indiscriminato di rifiuti, abusivismo edilizio, presenza di numerose discariche e siti di stoccaggio. Al passato disastrato della fascia costiera di Giugliano c'è un futuro di certo non roseo, con la possibile costruzione dell'inceneritore che ritarderebbe la bonifica dell'area", dice De Cicco.
In nuovo piano regionale individua anche un'altra discarica a Giugliano, a Masseria Monticelli. "E`intollerabile che in una città dove la raccolta differenziata è al palo, si rendano disponibili altri suoli per il trattamento dei rifiuti", dice Marco Di Vaio, dal comitato Liternum. Scrive una lettera provocatona Salvatore Napolano, Legambiente Qualiano, tra i promotori della battaglia contro il degrado, già dai primi anni Novanta, il quale invita a partecipare alla battaglia i consiglieri regionali eletti nell'area a nord di Napoli, e critica l'attuale sistema integrato dei rifiuti. In particolare solleva la questione criminalità. "Le ecomafie hanno per anni importato rifiuti industriali dal nord, hanno devastato le nostre terre e le nostre vite, attualmente sono ancora in attività- scnve- Basta pensare ai roghi, grazie ai quali ci siamo guadagnati l'appellativo di terra dei fuochi. Bisogna prima debellare questo fenomeno".