Decreto e termovalorizzatore nuovo scontro Clini-De Magistris

Il sindaco: Campania penalizzata Il ministro: no, aiuto contro il caos un errore il veto sull'inceneritore
16 marzo 2012
Fonte: Il Mattino

Via libera dalla Camera al decreto rifiuti e nuova polemica a distanza tra il ministro Corrado Clini e il sindaco Luigi De Magistris, mentre il governatore Caldoro commenta positivamente il lavoro svolto dai parlamentari campani. E al termine della giornata il primo cittadino ha chiesto al prefetto Andrea De Martino la convocazione di una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza sul tema rifiuti e poi ha spiegato «Il prefetto mi ha assicurato che lo convocherà al più presto». Il timore resta quello che qualche governatore possa bloccare i trasferimenti dei rifiuti e mandare in crisi il già precario sistema campano. E ieri il presidente della conferenza Stato Regioni, Vasco Errani ha sottolineato che la condizione perchè rifiuti urbani possano essere trasferiti in altra Regione è dunque quello che ci sia l'accordo di chi riceve quei rifiuti. Ma per il sindaco è «incomprensibile la decisione presa dal Parlamento e dal Governo, incomprensibile anche perché presa in un momento in cui con l'Europa si sta facendo un lavoro straordinario». Non solo. Secondo De Magistris non è «incomprensibile» soltanto il voto, ma anche che «non ci sia stato, in queste ore, un segnale nei confronti di Napoli e della Campania». Ma il primo cittadino non demorde: «noi ce la faremo lo stesso perché abbiamo la capacità di affrontare ogni tipo di problema». Pronta la replica del ministro Clini: «Direi che il sindaco De Magistris si sbaglia. Questo è un decreto che aiuta ancora una volta la Campania e la accompagnerà nella normalità». Il ministro ricorda poi che i rifiuti napoletani vanno in Olanda sostanzialmente perché «a Napoli non hanno fatto il termovalorizzatore, e questo dovrebbe far pensare». Secondo il responsabile del dicastero ambiente «la preoccupazione di dover ricevere i rifiuti non è solo della Lega ma di tutte le regioni del nord». Ma De Magistris replica: «Finché sarò sindaco il termovalorizzatore a Napoli non si farà. La questione, dunque, resta estremamente controversa. Ieri in aula c'è stata un'ondata di ordini del giorno e il governatore Caldoro ha sottolineato: «Sul decreto rifiuti, pur non riuscendo, per le ristrettezza dei tempi e per la fiducia, a modificare il testo i parlamentari campani del Pdl hanno fatto squadra. Sia gli ordini del giorno che la posizione in aula, nel merito, sono stati visibili e politicamente efficaci. A partire dai parlamentari che hanno responsabilità amministrativa e politiche. È un buon segno e un buon inizio». Tra gli ordini del giorno quello dell'onorevole Paolo Russo che impegna il governo a chiarire che i rifiuti provenienti dagli stir non sono soggetti ad alcuna autorizzazione regionale, è stato fatto proprio dal governo. Approvato anche l'ordine del giorno dei parlamentari del Pd (primi firmatari Tino lannuzzi e Fulvio Bonavitacola) che impegna il governo a «garantire che in Campania le competenze comunali in materia di Tarsu e Tia, conservate in regime transitorio fino al 31 dicembre 2012, siano definitivamente attribuite ai Comuni». Il decreto ora dovrà ritornare a Palazzo Madama, dove sarà blindato, ed essere approvato entro il 26 marzo. 

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