L'offerta I Comuni della zona rossa chiamati a decidere su tempi e quantità dei conferimenti

L'Arpac a Cava Sari: «Tutto ok» Ma i comitati: non ci arrendiamo

Il caso Per i tecnici nessuna anomalia
L'ira delle Mamme vulcaniche: ci hanno impedito di entrare
15 marzo 2012 - Francesco Gravetti
Fonte: Il Mattino

TERZIGNO. L'Arpac torna a ispezionare cava Sari. Il giorno successivo al summit tra i sindaci di Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase e i rappresentanti di Provincia e Regione, gli esperti dell'agenzia per l'ambiente sono tornati in località Pozzelle. Più o meno due mesi fa avevano riscontrato una serie di irregolarità nella gestione dell'impianto, e avevano chiesto alla Sapna di intervenire per rimettere le cose a posto. In particolare, i tecnici rilevarono la lacerazione del telone impermeabile, la presenza anomala di un tubo posto in corrispondenza del canale di raccolta del percolato e un eccessivo ristagno dei liquidi di percolazione. L'ispezione di ieri, invece, sarebbe risultata positiva: cava Sari è a posto, almeno per quel che riguarda la parte verificata dall'Arpac. Al sopralluogo avrebbero voluto partecipare anche le Mamme vulcaniche, rimaste fuori - arrabbiatissime - in attesa dei risultati. E entrato, invece, il chimico Michele Moscariello, consulente dei Comuni di Boscoreale e Terzigno proprio per quel che riguarda la discarica. Il responso dell'Arpac, tuttavia, non rende affatto tranquilli i rappresentanti dei comitati, intenzionati a chiedere la chiusura di cava Sari in tempi rapidi. Presto i cittadini saranno convocati dai sindaci dei quattro Comuni per discutere di quanto emerso martedì al summit di palazzo Santa Lucia. I tecnici della Sapna hanno spiegato che, come da contratto, per riempire cava Sari servono ancora 16mila tonnellate di rifiuti. Se sversassero di nuovo i 18 Comuni della zona rossa, in poco più di 40 giorni l'invaso si saturerebbe. Se restassero a conferire soltanto gli attuali 4 Comuni, la Sari «resisterebbe» anche più di un anno. Tocca ai sindaci scegliere. E i sindaci hanno deciso di interpellare i comitati. Dalle Mammevulcaniche arriva già un avvertimento: «Per quanto ci riguarda siamo disposto ad appoggiare i Comuni solo se chiedono la chiusura immediata della discarica. Altre soluzioni non ci interessano». Franco Matrone della Rete dei comitati, invece, commenta: «La battaglia, purtroppo, deve ancora proseguire. Quella della Sari è una lunga agonia, è necessario che le istituzioni ne prendano atto». Peraltro, dopo la chiusura partirà la battaglia sulla bonifica del territorio e la gestione della captazione del biogas della discarica. E il sindaco Boscoreale Gennaro Langella avverte: «Comunque vada vogliamo la bonifica dell'intero territorio vesuviano, abbiamo sofferto abbastanza».

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