I rifiuti fanno vacillare anche Monti
NAPOLI. È sui rifiuti della Campania e di Napoli che il Governo tecnico di Mario Monti conosce le prime vertigini. Sul decreto legge per l'ambiente, infatti, e sulla scia di quanto più volte invocato dal governatore Caldoro, diversi deputati della Campania - a partire dal centrodestra - non hanno votato la fiducia all'Esecutivo a causa dell'emendamento che di fatto blocca i trasferimenti fuori regione. Conti a parte la vera novità della giornata, pur preannunciata dal Roma nei giorni scorsi è che Palazzo Santa Lucia non sarà più costretta ad acquistare il termovalorizzatore di Acerra al costo di 330 milioni di euro da "scalare" dai finanziamenti alla Regione previsti per portare a compimento altre opere e su cui Caldoro aveva già annunciato ricorso. Ma a far "tremare" Monti e il "no" di diversi deputati della Campania, un "no" diviso sulla fiducia ed anche sul dl Ambiente che si voterà oggi. Alla fine sono molto gli astenuti e gli assenti, 80 i "no" tra cui tre del Pdl e 458 i sì. Contrario dapprima il presidente della Provincia, Luigi Cesaro che non ha partecipato al voto di fiducia: «Sono molto preoccupato - spiega - la fiducia sul testo uscito dalla commissione Ambiente rischia di distruggere il lavoro di un anno. Eravamo riusciti, con una grande intesa istituzionale tra Governo ed Enti Locali, a far dimenticare quella che era l'emergenza rifiuti. Stavamo riuscendo a risolvere i problemi con l'Europa attraverso un piano puntuale ed articolato che aveva bisogno solamente di tempo per andare in porto e farci approdare così ad un'efficiente gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti». «Ora, con le misure che verranno adottate e che non consentirà - prosegue Cesaro - di gestire liberamente il trasporto dei rifiuti fuori regione, si innescano meccanismi pericolosissimi che rischiano di riportarci all'anno zero. Smettiamola una buona volta di farci del male da soli». Duro anche Paolo Russo del Pdl: «La Lega ha utilizzato questa materia come merce di scambio su altre materie». L'ex ministro Mara Carfagna, invece, dà il suo sì alla fiducia ma annuncia che oggi si asterrà sul decreto. «La norma contenuta nel decreto in materia ambientale che riguarda l'emergenza rifiuti in Campania rischia di provocare nuovi disagi ai cittadini campani e, in particolar modo, a quelli della provincia di Napoli». Anche il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, e il coordinatore di Benevento del Pdl, Nunzia De Girolamo danno voto contrario alla fiducia. Tra i deputati anche Grande Sud non vota la fiducia. Marco Pugliese spiega i motivi: «Da questo decreto emergono molte criticità, in particolare quella secondo cui il trasferimento dei rifiuti campani in altre parti d'Italia dovrebbe avvenire mediante intesa, o accordo, tra la Regione Campania e la singola Regione interessata. Così facendo si vanificherebbe tutto il lavoro intercorso tra Stato ed enti locali affinchè si uscisse dalla critica emergenza rifiuti su tutto il territorio regionale». «Il provvedimento in atto, quindi - conclude Pugliese - complicherebbe una situazione già fin troppo critica, ed è per questo motivo che questa sera non voterò la fiducia in aula». Ancora più violento è il commento del sindaco Luigi de Magistris: «Mi sembra un provvedimento contro la Campania e contro Napoli - dice - Mi sembra evidente che sia un provvedimento contro e allora dobbiamo interrogarci sul perchè accada questo». «Questa è una vicenda che stanno seguendo Governo e anche il Quirinale - ha aggiunto - Ho rappresentato al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la viva preoccupazione dei presidenti di Regione e Provincia e del Comune». «Siamo fiduciosi che si trovi una soluzione - ha concluso il sindaco - Prendiamo atto che sembra esserci questa maggioranza che voterà la fiducia al testo». Il Pd, invece, ha votato la fiducia pur comunicando di non essere d'accordo con il testo.