Bertolaso: «Chiaiano? Aspettiamo ancora le analisi»

11 giugno 2008 - Rosanna Lampugnani
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Chiaiano è un simbolo, ma ciò che è stato scritto finora è destituito di fondamento, perché attendiamo ancora i risultati delle analisi sul sito. Così il sottosegretario Guido Bertolaso alla delegazione campana che ieri all'ora di pranzo è arrivata a palazzo Chigi, dopo aver incontrato la ministra all'Ambiente Stefania Prestigiacomo che ha confermato: da Chiaiano non si torna indietro.
Le parole di Bertolaso sono comunque importanti perchè smentiscono quanto affermato in questi giorni, anche dal premier Silvio Berlusconi che aveva garantito, durante la precedente visita a Napoli - oggi vi ritorna, per il passaggio delle consegne di Gianni De Gennaro, che lascia il commissariato e forse per inaugurare anche la discarica di Savignano Irpino - che la cava napoletana era idonea. Se lo è lo si saprà forse martedì. Uscendo da palazzo Chigi la delegazione - c'erano i rappresentanti delle associazioni e il vicesindaco di Marano Massimo Nuvoletti - ha ribadito il no alla discarica: la lotta iniziata 42 giorni fa «continuerà con responsabilità, perchè gli irresponsabili non stanno certo tra noi». Il parlamentare dell'Idv Franco Barbato - che ha partecipato ad entrambi gli incontri - ha raccontato che il governo ha «offerto misure di compensazione, come se noi fossimo degli straccioni che hanno bisogno di un obolo. Invece noi, che non siamo certo contrari nè alle discariche nè ai termovalorizzatori, continueremo a dire no al sito di Chiaiano, perchè ce ne sono altri più idonei, dove non c'è bisogno di sbancare, di stravolgere un territorio. Se si intestardiscono - ha concluso Barbato - è solo per fare business, perchè i lavori per rendere la cava una discarica sono molti e molto costosi». Un dubbio sulle reali intenzioni del governo a perseguire su questa strada li ha avanzati Pietro Rinaldi dell'associazione Insurgentia, il quale ha spiegato che probabilmente non sarà possibile, per questioni morfologiche del terreno, accogliere la quantità di rifiuti previsti, ci si dovrà limitare a 150mila tonnellate, cioè una cava sufficiente per tre mesi: «Ne vale la pena, anche economicamente?» Intanto ieri in commissione Ambiente della Camera la maggioranza ha respinto gli emendamenti presentati del Pd al decreto sui rifiuti, proposti per limitare l'uso dell'esercito in funzione di ordine pubblico, per rafforzare l'azione di bonifica dei siti, per un'azione preventiva contro la camorra e anche per dire no all'istituzione della superprocura napoletana.

 

Powered by PhPeace 2.6.4