Incubo rifiuti: «Presidente, aiuti la Campania»

Il sindaco De Magistris telefona a Napolitano: «Decreto da cambiare». Si mobilitano i deputati
13 marzo 2012 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

«Presidente, la chiamo anche a nome di Caldoro e di Cesaro. Ci aiuti a risolvere il problema creato dall'ultimo decreto sui rifiuti. Lo stop ai viaggi vanificherebbe tutti i nostri sforzi»: a mezzogiorno il sindaco De Magistris è in linea con il presidente Napolitano. Una telefonata preannunciata, che, nelle intenzioni del primo cittadino, dovrebbe servire a salvare la città e la Regione dal rischio dell'ennesima crisi. Da domani, però, la battaglia si sposta in Parlamento. Alla Camera tornerà in discussione il decreto nella formulazione emendata dalla commissione ambiente della Camera. Il nuovo testo recita: «Lo smaltimento in altre regioni di tali rifiuti avviene, in conformità al principio di leale collaborazione, mediante intesa tra la regione Campania e la singola regione interessata». Una dizione, che se restasse inalterata rischierebbe, secondo gli amministratori campani, di bloccare i trasferimenti dei rifiuti usciti dagli stir. E questi finiscono in Puglia, in Toscana, in Emilia, in Veneto e anche in Lombardia e in Olanda. Bloccati i viaggi in Italia sarebbe possibile mandarli solo nel nord Europa, ma le dieci navi già previste non sarebbero certo sufficienti. Perciò il sistema potrebbe collassare. Lo schieramento degli amministratori e dei parlamentari campani, però, non sembra unito nemmeno sulla formulazione delle modifiche da introdurre. Il presidente della Provincia, Luigi Cesaro sostiene: ««E` vitale per Napoli e provincia che non venga approvato alla Camera un emendamento che nei fatti-svilirebbe e renderebbe inutile tutto ciò che in questi ultimi mesi su più fronti governo ed enti locali hanno fatto per far uscire il nostro territorio dall'emergenza rifiuti». In sostanza l'emendamento dovrebbe essere soppresso e il testo dovrebbe tornare alla versione uscita dal Senato nel quale la questione dei trasferimenti non figurava in nessun modo. I parlamentari, infatti, avevanno già modificato, in sede di conversione, il decreto licenziato dal governo firmato da Napolitano che per i trasferimenti prevedeva l'accordo in sede di conferenza Stato - Regioni. Ora il fronte del no sembra diviso su due diverse posizioni: gli amministratori e il pdl preferirebbero la versione del Senato mentre il pd propende per quella del governo. E infatti in una nota congiunta Fulvio Bonavitacola e Tino Iannuzzi, deputati campani del Partito Democratico annunciano: «Abbiamo presentato due emendamenti per rilanciare il ruolo della Conferenza Stato Regioni, quale strumento per realizzare l'accordo fra la Campania e l'insieme delle altre Regioni volto al trasferimento fuori regione dei rifiuti non smaltibili nel nostro territorio, a causa della perdurante carenza d'impianti». Il partito democratico chiede anche di rafforzare i poteri del presidente Caldoro anche se ilsegretario regionale democratico, Enzo Amendola, critica le critiche del govenatore al decreto e sostiene: «Non si comprende il motivo di tanto dispiacere di Caldoro. È evidente che si tratta di una posizione strumentale, per coprire le vere responsabilità di una gestione del problema rifiuti all'insegna della totale paralisi e delle inconcludenze». Dal fronte opposto l'onorevole Paolo Russo ha presentato un emendamento al provvedimento sulla gestione dei rifiuti in Campania per ottenere la soppressione del comma 2 bis dell'articolo 1 del decreto ambientale all'esame dell'Assemblea. «Così com'è articolato - spiega - il provvedimento è destinato a complicare una condizione già fin troppo critica. Per questo motivo auspico la mobilitazione trasversale di tutti i colleghi campani». Modificare il testo approvato in commissione non sembra però facilissimo: i tempi sono strettissimi e il decreto rischia di decadere. In questo caso salterebbero tutte le altre norme, incluse quelle che rafforzano i poteri dei commissari per gli impianti. 

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