Rifiuti fuori provincia, scontro con la Regione

NAPOLI. Scontro istituzionale non di poco contro tra la Regione e la Provincia di Avellino, pur guidata dal Pdl con Cosimo Sibilia, sul tema dei rifiuti. Al numero dell'Amministrazione irpina nonché parlamentare non sono andate giù ancora una volta le parole del presidente di Palazzo Santa Lucia, Stefano Caldoro, che ha chiesto a deputati e senatori di lavorare di più per il territorio e fare pressioni al Governo affinché si pensi ai tanti mali del Mezzogiorno. Sibilia, insomma, si è risentito parlando anche della questione rifiuti e dei tanti decreti del governatore che hanno portato nella altre province l'immondizia prodotta a Napoli. «Il governatore Caldoro ancora una volta si esercita nello scaricabarile delle responsabilità - dice Si-bilia - Posso dire, senza alcun timore, che per quanto riguarda la rappresentanza del Pdl campano in Senato, l'attenzione e l'impegno a favore della Campania dal 2008 va avanti senza soste. Appaiono davvero assurde, quasi sconcertanti, le affermazioni del presidente della Regione che, nuovamente, punta l'indice contro altri sui temi ambientali». «Eppure - prosegue Sibilia - non è scarno l'elenco di situazioni di difficoltà create dall'azione della sua amministrazione sulla questione. Le competenze sui rifiuti - si conclude la nota - sono della Regione Campania. Caldoro renda conto di ciò che ha fatto finora». Arriva secca la replica dell'assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Romano (nella foto) La Regione Campania non si esercita in alcuno scaricabarile, non ne avrebbe motivo poiché ha fatto e continua a fare, in tema di rifiuti, tutto quanto le è consentito dalla legge». «In più - aggiunge Romano - non mi sembra che il presidente Caldoro abbia addossato responsabilità alle Province, che anzi ha spesso ringraziato per aver sostenuto nei momenti difficile l'intera situazione del territorio della Campania» «Per quanto riguarda il decreto - ha concluso l'assessore all'Ambiente - le parole del presidente Cal-doro, in questo caso specifico, non erano rivolte al Senato. Nessuna critica è stata mossa alle Province, Sibilia non ha motivi per sentirsi offeso». Uno scontro in piena regola, insomma, e che probabilmente potrebbe protrarsi persino nei prossimi giorni, quando l'argomento sarà ancora oggetto di discussione.