Scenario Entro un anno l'avvio del piano concordato con i vertici dell'Ue

Rifiuti, pressing sul governo: il decreto va spostato al 2013

E oggi De Magistris parlerĂ  a Napolitano: garantire i trasferimenti
12 marzo 2012 - Adolfo Pappalardo
Fonte: Il Mattino

Più che un incubo è una certezza: lo spettro di no insormontabili ai viaggi dei rifiuti e, quindi, di nuovo immondizia per le strade. Plot già visti, purtroppo, che possono ripetersi già nelle prossime settimane. Colpa di una maledetto emendamento approvato in commissione Ambiente della Camera che reintroduce l'obbligo di intesa tra le Regioni per i trasferimenti. Certo, rimangono i viaggi verso l'estero ma non basta. E ora è allarme perché quel precario equilibrio raggiunto si romperebbe subito. «Rivolgiamo un appello al governo perché intervenga evitando che sia approvato un provvedimento lesivo che piomba come una macigno sul percorso di cambiamento che, in materia di rifiuti, è stato avviato da questa amministrazione in sinergia con le altre istituzioni locali. I trasferimenti fuori Regione, insieme a quelli via mare verso l'Olanda, infatti, rappresentano - incalza nell'appello il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano - un prezioso temporaneo contributo per uscire in modo stabile dall'emergenza, tanto che hanno registrato l'approvazione della stessa Europa». Trasferimenti solo per lavarsene le mani e mollare l'emergenza in altre regioni italiane? Tutt'altro, spiega sempre Sodano: «La differenziata porta a porta e gli impianti di compostaggio, insieme alla riduzione e al riuso dei rifiuti, daranno il loro apporto definitivo, per questo il Comune continua ad insistere su questo percorso e chiede al governo di non essere lasciato da solo nell'obiettivo, già in parte centrato, di dare a Napoli un nuovo corso in materia di rifiuti». Ma il problema rimane e l'allarme è stato lanciato già sabato dal sindaco Luigi de Magistris. «Sembra un provvedimento "contro", più che un provvedimento "per". Non c'è dubbio che bisogna superare questa fase di transizione. La nostra proposta - aveva spiegato all'assemblea programmatica del Pd - è che questa regola valesse per il 2012, e dal 2013 avremmo realizzato il piano su cui si sta lavorando. Mettiamo il termine di gennaio 2013 per questi trasferimenti, il tempo per mettere a regime gli impianti che stiamo mettendo appunto. Rompere ora sarebbe assurdo». Un provvedimento lesivo, insomma. E il ragionamento fatto alla platea democrat sabato, sarà ribadito oggi direttamente al presidente della Repubblica. Una telefonata, anche a nome del governatore Stefano Caldoro e del presidente della Provincia, affinché Giorgio Napolitano intervenga sulla vicenda. All'inquilino del Colle il sindaco spiegherà come questi trasferimenti sono giudicati punti positivi anche dalla Ue quando si è ritrovato tra le mani il piano regionale spedito dalla Regione Campania. Si spera in una moral suasion del presidente. L'unica speranza per tentare di arginare gli effetti di un emendamento che, sia chiaro, non è stato votato solo dagli esponenti della Lega Nord da sempre contrari ai trasferimenti. Impossibili i viaggi ora, con questo emendamento anche verso gli impianti privati (a cominciare dalla frazione umida). Scene già viste nei mesi scorsi con il governo di centrodestra. Con i valzer dei camion che partivano dalla Campania per poi essere rimbalzati in mezza Italia alla ricerca di discariche o impianti tra no, veti incrocciati e polemiche sulla qualità dell'immondizia trasportata. Un problema non solo di forze politiche se a bloccare i mezzi, esattamente un anno fa, fu la regione Puglia guidata dal leader di Sinistra e Libertà Nichi Vendola. Scene che si ripeteranno, è il terrore di San Giacomo (e non solo), con l'emendamento approvato in commissione.

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