Compostaggio a Napoli est Romano attacca Sodano: «Mai deciso a Bruxelles»

Torna l'allarme rifiuti: appello a Napolitano

La Sapna avverte: «Senza viaggi fuori regione sarà il caos». De Magistris: telefonerò al Colle
11 marzo 2012 - ger.aus.
Fonte: Il Mattino

L'incubo rifiuti è quell'emendamento approvato in commissione Ambiente della Camera che, reintroducendo l'obbligo di intesa tra Regioni per il trasferimento dei rifiuti, ha già fatto scattare l'allarme. Un blitz, come ha scritto il Mattino, che rischia di far saltare i già precari equilibri del ciclo dei rifiuti in Campania facendo riesplodere l'emergenza. Sul piano politico la tensione sale alle stelle: ad approvare l'emendamento, infatti, non sono stati solo esponenti della Lega ma anche deputati di altre forze politiche. «Molto perplesso» sull'emendamento èil sindaco Luigi de Magistris che nelle scorse ore ha incontrato il governatore Stefano Caldoro e il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro per definire una linea di azione comune. La prima mossa è la richiesta formale avanzata dal sindaco al ministro dell'Ambiente Corrado Clini per un intervento deciso in vista della discussione sul correttivo. Passo più importante sarà segnato domani quando, annuncia de Magistris anche a nome di Caldoro e Cesaro, «telefoneremo al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perché il tema è attuale e ci preoccupa». Il primo cittadino va al cuore politico dell'emendamento approvato in commissione Ambiente: «Mi sembra - commenta - in qualche modo un provvedimento "contro", più che un provvedimento "per"». Un'iniziativa «inaspettata», insiste, soprattutto perché «Regione, Provincia e Comune stanno compiendo un grande sforzo con il governo per evitare l'infrazione dell'Europa». «Non c'è dubbio - aggiunge il primo cittadino - che bisogna superare questa fase di transizione. Il trasferimento dei rifiuti fuori regione è una regola per il 2012, mentre per il 2013 realizzeremo il piano a cui si sta lavorando». È dunque scattato il pressing politico-istituzionale per sventare la conversione in legge dell'emendamento che riporterebbe la Campania «verso l'emergenza ambientale». Lo dice senza mezzi termini il direttore tecnico della Sapna Giovanni Perillo che giudica l'emendamento un «atto criminale premeditato». L'eventuale entrata in vigore della norma «impedirebbe subito - avverte il dirigente della Sapna - il conferimento fuori regione dei prodotti della lavorazione degli Stir, vanificando mesi di lavoro, dopo pochi giorni gli impianti sarebbero di nuovo pieni e non potrebbero garantire il ciclo». Con la conseguenza della ripresa del drammatico valzer alla ricerca di discariche che al momento non sono disponibili o la cui capienza è in via di esaurimento. Perillo replica polemicamente anche a quegli amministratori del Nord che hanno avanzato dubbi sulla qualità dei rifiuti campani i quali, al contrario, «sono monitorati e controllati di continuo e non presentano alcuna anomalia rispetto a qualsiasi analogo di altra regione italiana. Insomma, un vero atto scellerato volto a riportare la Campania sull'orlo del baratro ed a vanificare il lavoro che tutte le istituzioni stanno facendo per riacquistare credibilità». Il vicesindaco Tommaso Sodano sollecita invece l'intervento del ministro Climi ribadendo come il trasferimento dei rifiuti è parte fondante del piano all'esame di Bruxelles. Ma con Sodano polemizza l'assessore regionale Giovanni Romano a proposito dell'ipotesi, indicata come concordata in sede europea, di realizzare a Napoli Est un impianto di compostaggio al posto del termovalorizzatore. «Se così fosse - dice Romano - si tratterebbe di una grave scorrettezza istituzionale, poiché non sono questi gli impegni delle istituzioni locali con Bruxelles».

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