INTIMIDAZIONE DISTRUTTI 52 COMPATTATORI E DEVASTATI GLI UFFICI I

Il raid del settembre 2010 che fece parere l'inchiesta della magistratura

8 marzo 2012 - giu.let.
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - La mattina del 12 gennaio 2011 gli agenti della a Digos della Questura eseguirono sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di alcuni soci della cooperativa Davideco in relazione ai fatti di devastazione commessi il 23 settembre 2010 ai danni del patrimonio aziendale della Enerambiente: furono danneggiati cinquantadue automezzi ed incendiati gli uffici amministrativi, oltre ad atti di danneggiamento consumati successivamente con incendi notturni, ai danni di autocompattatori in servizio di raccolta dei rifiuti in città. Le indagini condotte dagli investigatori della Digos furono coordinate da un pool di magistrati della Procura della Repubblica del tribunale di Napoli. "L'inchiesta ha consentito di sventare ulteriori atti di danneggiamento notturno nei confronti di altri auto-compattatori - spiegarono gli inquirenti - ed ancora l'attuazione di presidi di protesta diretti ad impedire alle maestranze dell'azienda veneta di svolgere la propria attività lavorativa". La sera del 23 settembre 2010 una ventina di auto-compattatori, adibiti alla raccolta della spazzatura, furono danneggiati e dati alle fiamme nell'autoparco di Enerambiente, in via De Roberto. Secondo la polizia, furono danneggiati 52 compattatori, fra cui 4 auto e 3 furgoni. A partecipare all'azione una cinquantina di persone. Il questore diede disposizioni per scortare i mezzi della raccolta: gli agenti facevano la spola insieme ai camion fino alle prime ore dell'alba. Il raid all'autoparco dell'Enerambiente aveva destato sconcerto nell'opinione pubblica: l'invasione negli uffici, i parabrezza distrutti di una quarantina di compattatori ormai inutilizzabili, tre furgoni e quattro auto danneggiate. Le indagini furono affidate agli investigatori della Digos della Questura, che effettuarono un sopralluogo nell'autoparco per raccogliere i primi elementi.

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