Asìa mantiene la promessa, assunti 270 lavoratori di Lavajet e Docks
NAPOLI - L'Asia, l'azienda per la raccolta dei rifiuti del Comune di Napoli ha assunto i primi 270 lavoratori provenienti dalle ditte appaltatrici Lavajet di Savona e Docks Lanterna di Genova. Altre 80 unità saranno assorbite tra qualche mese. Lo conferma l'amministratore delegato di Asìa, Daniele Fortini: "Si, abbiamo attivato le procedure per le assunzioni che saranno effettuate con i passaggi di cantiere" - evidenzia Fortini. Secondo alcune indiscrezioni trapelate da Palazzo San Giacomo sarebbe stata concessa un'ulteriore proroga contrattuale alle società liguri per gestire 'morbidamente' la fase dell'intemalizzazione. Nessuna soluzione per i 22 lavoratori dei consorzi di bacino. E non finisce qui. La giunta comunale di Napoli e l'azienda partecipata continuano a non applicare la sentenza esecutiva emessa il 19 gennaio 2010 dalla sezione lavoro del tribunale di Napoli. Il giudice del lavoro Linda D'Ancona, infatti, ha condannato l'Asia, ad assumere a tempo indeterminato 15 lavoratori interinali' e a risarcirli di 3 anni di stipendi arretrati. Secondo il dispositivo, la partecipata comunale ha effettuato interposizione di manodopera attraverso un contratto di somministrazione (interinale) stipulato con l'agenzia Articolo 1' SpA. Fino ad oggi, l'azienda ha ignorato la sentenza. I lavoratori hanno deciso di attuare ulteriori azioni legali. Recentemente l'ufficiale giudiziario ha pignorato 1 milione di euro alle casse di Asìa per garantire il pagamento dei salari arretrati riconosciuti dal giudice del lavoro. "L'Asia e il Comune di Napoli si stanno comportando come la Fiat, non applicano una sentenza emessa dalla magistratura napoletana che ha riconosciuto una violazione dei diritti - evidenziano in una nota i lavoratori - Noi abbiamo prestato attività lavorative per Asìa pur essendo stati assunti dall'agenzia interinale con contratto a tempo determinato. Svolgevamo le mansioni di spazza-mento delle strade cittadine e di autisti dei veicoli per la raccolta dei rifiuti". L'agenzia interinale Articolo 1 non aveva mai esercitato alcun potere gerarchico e disciplinare nei confronti dei ricorrenti, i quali sono sempre stati sottoposti e comandati soltanto da Asia. Nel ricorso è stato evidenziato una violazione delle normative vigenti e in particolare la mancanze delle indicazioni e delle ragioni che avevano indotto all'assunzione dei lavoratori in regime di somministrazioni. Il giudice Linda D'Ancona ha accolto il ricorso dei lavoratori "dichiarando la nullità del contratto di somministrazione tra le società Art 1 spa e Asia Spa e per l'effetto dichiara la sussistenza di rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato tra Asia e ciascuno dei ricorrenti, dalle date di stipula della prima assunzione in somministrazione, condannando la società a ripristinare i predetti rapporti di lavoro subordinato e al pagamento delle retribuzioni maturate, da ciascun ricorrente, a decorrere dal 21 novembre del 2007.