Napoli est, bonifiche al palo: la parola agli assessori
Su Napoli est si accendono i fari della Commissione Ambiente del Consiglio comunale di Napoli presieduta da Carmine Attanasio. Presente in Aula l'assessore all'Urbanistica Luigi De Falco. La zona sotto i riflettori rappresenta - come Bagnoli - un volano di sviluppo perla città. Manca però una precisa idea progettuale per capire come sviluppare e potenziare questa area. L'assessore De Falco spiega che quanto previsto dal Piano regolatore per l'area Est, sta diventando realtà. In atto una serie di interventi che il Piano regolatore disciplina attraverso Piani attuativi. C'è l'obbligo per i privati che attuano interventi di trasformazione, di realizzare opere a vantaggio del quartiere che vanno a colmare la carenza di attrezzature. Edilizia popolare, la riqualificazione delle opere già esistenti, spesso in condizioni di abbandono come i grandi parchi chiusi e vandalizzati, l'ipotesi di un nuovo stadio a Ponticelli, il coordinamento delle iniziative private i nodi da sciogliere. Hanno partecipato all'incontro anche le associazioni Medici per l'Ambiente, Napoli Punto e a Capo, Comitato Napoli Est, Movimento cinque stelle. Lo scoglio da superare è il risanamento e la bonifica dei suoli e delle acque, come anche la mitigazione dell'inquinamento che ancora permane nelle matrici ambientali a causa della presenza delle raffinerie e dei depisiti di carburante. Da tenere in debito conto ci sono le ricadute occupazionali dei progetti di sviluppo. Dubbi, invece, sull'effettiva partecipazione dei cittadini alle scelte che incidono sul futuro dell'area. In corso c'è la verifica del patrimonio di edilizia popolare pubblica. Esiste, inoltre, un Protocollo d'Intesa stipulato con il Ministero dell'Ambiente, che prevede il monitoraggio preventivo degli interventi di trasformazione, per assicurare l'effettiva bonifica dei suoli.