RIFIUTI DOPO CLINI STOCCATA DEL SINDACO PIANESE: «A GIUGLIANO DECIDO IO, NON LUI»

Inceneritore, bufera su de Magistris

7 marzo 2012 - Mariano Rotondo
Fonte: Roma

NAPOLI. Dopo lo scontro con il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, sul termovalorizzatore di Ponticelli, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, deve beccarsi la replica abbastanza dura del suo collega di Giugliano, Giovanni Pianese. Nel dire nuovamente "no" all'inceneritore, infatti, il primo cittadino partenopeo ha fatto riferimento all'impianto già esistente di Acerra ed a quello di Giugliano di cui si prevede la realizzazione. Insomma, Napoli pub farne a meno perché in provincia ci sono già due termovalorizzatori. Pianese, in tutti i casi, risponde: «La legge parla chiaro. L'impianto che dovrà essere realizzato in provincia servirà solo allo smaltimento delle eco-balle di Taverna del Re. Il presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro - ricorda ancora Pianese - ha nominato un commissario ad acta per la realizzazione di questo impianto ma noi abbiamo chiesto che sia nominato un comitato tecnico scientifico che avrà il compito di vigilare su cosa finirà in quell'impianto. L'inceneritore dovrebbe essere collocato a ridosso delle province di Napoli e Caserta, ovvero in quella area tra i comuni di Giugliano e Villa Literno. I suoli però,a quanto risulta al Comune di Giugliano, non sono stati ancora individuati. Il termovalorizzatore della provincia, se dovesse aver le stesse caratteristiche di quello di Acerra, dovrebbe funzionare tra i dieci ed i dodici anni solo per smaltire quanto è stato stoccato in questi anni a Taverna del Re quindi ritengo - dice Pianese - che non sia proponibile che sia al servizio anche di altre realtà». Insomma, avverte Pianese, «come ognuno guarda in casa e dispone gli atti per il proprio Comune provveda per le proprie esigenze». Infine, dal Comune di Giugliano ricordano che è ancora tutta aperta la questione delle bonifiche, che non riguarda solo il sito di Taverna del Re. In zona ci sono decine di discariche che per anni hanno ingoiato milioni e milioni di tonnellate di spazzatura, e non solo rifiuti solidi urbani. Anche il presidente del Tavolo per il Partenariato regionale, Luciano Schifone, si scaglia contro de Magistris: «A Napoli - commenta - c'è bisogno di chi, con responsabilità e lealtà istituzionale, cerchi di collaborare alla risoluzione dei problemi cittadini. La questione dei rifiuti - continua - è ormai diventata una peculiarità tutta napoletana all'insegna della demagogia da bastian contrario del de Magistris pensiero contro tutti. L'Europa minaccia sanzioni se non si attua il piano per l'emergenza rifiuti, il piano prevede, come indispensabile soluzione finale la realizzazione di un termovalorizzatore a Napoli. Ritti d'accordo ad eccezione del sindaco di Napoli che preferisce internazionalizzare la spazzatura mandandola in crociera per i mari di mezzo mondo. E fa anche di peggio, cerca di scaricare sulla provincia, la localizzazione del termovalorizzatore. Insomma, cib che non va bene per Napoli è, secondo de Magistris, un regalo per la provincia». Schifone infine invita il sindaco a fare «un minimo di autocritica» assumendosi «le proprie responsabilità, tenga conto che di termovalorizzatori è pieno il pianeta ed altri sono in corso di realizzazione senza che mai nessuno, ovviamente a parte lui, si sia mai lamentato».

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