L'emergenza ambientale Viaggi dei rifiuti, il ministro attacca sui costi
Oggi incontro con il primo cittadino
Rifiuti campani non solo in Olanda, ma anche in Svezia. E questa volta a spedirli non saranno il Comune di Napoli e la Provincia, ma la A2A che gestisce il termovalorizzatore di Acerra e l'impianto stir di Caivano. Una notizia destinata ad attizzare il fuoco della polemica già accesa tra il ministro Clini e il sindaco De Magistris sui trasferimenti della spazzatura. Venerdì il responsabile del ministero dell'ambiente si era detto contrario ai viaggi della monnezza e ieri il sindaco De Magistris è intervenuto per sottolineare che i contratti firmati con il Nord Europa sono molto più convenienti rispetto a quelli sottoscritti con le aziende che gestiscono i termovalorizzatori e le discariche italiane. Oggi il confronto potrebbe riprendere: i due interverranno a Napoli al convegno organizzato da Mare Vivo.
L'orientamento del ministro sarà decisivo anche per fissare la partenza delle navi dirette a Stoccolma dove la frazione umida stabilizzata, e non la secca come avviene per l'Olanda, dovrebbe essere bruciata nell'inceneritore della capitale svedese. Prezzo intorno ai 150 euro, quasi 50 di più rispetto a quello praticato a Rotterdam dalla Avr, e 60 in più rispetto alla offerta della Eon che sarebbe disponibile a bruciare il tal quale a Delfzijl dove la società ha realizzato nel 2010 un nuovo impianto.
L'incremento dei costi previsto per la Svezia è dovuto probabilmente sia ai costi dell'intermediazione (a lavorare perla società bresciana è stata la Markab) sia la natura stessa del rifiuto, molto più difficile da smaltire. La prima nave dovrebbe portare 5 mila tonnellate: se la cosa andrà bene potrebbero, però, partirne molte altre. Il contratto è già stato chiuso e sono pronte anche le autorizzazioni, ma manca il via della Protezione Civile che dovrebbe pagare l'intera operazione. E anche per questo il parere di Clini sarà decisivo: la A2A, infatti, gestisce stir e termovalorizzatore in forza della norma varata dal governo Berlusconi. Ma toccava alla protezione civile, che non lo ha mai fatto, liberare la struttura dalla fut immaganizzata negli anni precedenti. E non solo: la A2AS aspetta ancora pagamenti per 40 milioni. Ora bisognerà vedere se il ministero (che ha stabilito con un'altra norma che il termovalorizzatore di Acerra gestito da A2A dovrà essere pagato dalla Regione) sarà favorevole alla spesa. Una scelta non scontata visto che venerdì Clini ha sottolineato: «E assurdo che l'Italia esporti i rifiuti per consentire che altri li utilizzino per produrre energia e telersicaldamento». Secondo il ministro siamo situazione difficile perché «da un lato non si è fatta una raccolta differenziata seria e dall'altro non si sono costruiti impianti per il recupero di energia». Infatti, per Clini «molte regioni non si sono adeguate alle direttive Ue, nuocendo così all'ambiente, anche pervia di pregiudizi ideologici sul recupero energetico». Insomma per il ministro il problema è la mancanza di inceneritori e discariche. Ieri, dicevamo la replica di De Magistris che è da sempre contrario alla realizzazione di nuovi impianti e, nel corso di una trasmissione televisiva su La7, ha detto: «Il ministro dell'Ambiente Clini dice che sto spendendo un sacco di soldi per esportare i rifiuti di Napoli facendo felici gli olandesi? Attraverso il trasporto in Olanda noi paghiamo quasi la metà rispetto a prima, quando andavano a pochi chilometri da Napoli».
«Abbiamo ridotto di molto la spesa pubblica - ha proseguito il sindaco di Napoli - ora stiamo spendendo 100 euro a tonnellata mentre, in precedenza, costava tra i 140-150 euro». Il trasferimento al termovalorizzatore di Acerra, ha spiegato De Magistris ' non era possibile in quanto l'impianto era saturo». E poi ha concluso ' Erano 15 anni che l'immondizia stava massacrando Napoli e dal primo agosto, con pochi soldi e una collaborazione istituzionale, in città non c'è un sacchetto».