È ufficiale, ecco Acqua Bene Comune
NAPOLI — È ufficiale. Il consiglio comunale ha approvato la delibera che modifica la società Arin Spa in un'azienda speciale a carattere totalmente pubblico, Acqua Bene Comune Napoli. Attuando, di fatto, per prima la prima volta in Italia, il progetto di trasformazione della ragione sociale dell'azienda idrica caldeggiato negli ultimi anni dai movimenti civici per l'acqua pubblica. In assemblea erano infatti presenti, oltre all'assessore Alberto Lucarelli delegato ai beni comuni, anche alcuni esponenti delle associazioni come padre Alex Zanotelli, mai visto così allegro, da sempre attivissimo su questo fronte e che per l'occasione indossava un vistoso cappello a forma di rubinetto. Il Comune di Napoli nella sostanza, rimarca l'amministrazio-ne col primo cittadino, è il primo a rendere concreta la scelta referendaria di giugno (no ai privati nella gestione del ciclo delle acque). «Non è un caso che il Comune di Napoli, abbia un assessorato ai beni comuni — ha detto Lucarelli —la nostra scelta politica era ben chiara anche prima di insediarci, siamo contrari alle logiche di mercato applicate ai beni di prima necessità». Il Comitato Acqua Pubblica che comprende anche il padre comboniano festeggia con un comunicato che esulta addirittura alla «Victoria Siempre». E aggiunge poi: «Finalmente dopo 7 anni di mobilitazione di contrasto alle politiche di privatizzazione nel-l'ATO2 arriviamo a poter salutare l'azienda speciale senza scopo di lucro, partendo dal 2004 quando i comitati iniziarono una dura battaglia per evitare che l'acqua di 3 milioni di cittadini finisse alle multinazionali. Napoli è il primo esempio in Italia, a pochi mesi dal referendum, di riconversione da Spa in Azienda Speciale».