Studi Filosofici, arriva la rivoluzione
In più di una occasione l'avvocato Gerardo Marotta ha sottolineato la comunanza di ideali tra l'Istituto italiano per gli studi filosofici - di cui è storico animatore e presidente -, e i moti rivoluzionari napoletani del 1799. In questi giorni, a più di trentacinque anni dalla sua fondazione, l'Istituto si fa realmente «promotore di una vera e propria rivoluzione», come la definisce Antonio Gargano, il segretario generale. «Una rivoluzione che mira a recuperare il patrimonio storico dell'Istituto guardando alle tecnologie più innovative».
Primo effetto di questo rinnovamento, la casa editrice «Istituto italiano pergli studi filosofici Press», che stamperà testi di intellettuali italiani brillanti, ma spesso trascurati, eanchetestidi filosofi classici finora inediti. Una sfida molto coraggiosa, visti i tempi che corrono, con case editrici in crisi e mancanza di fondi.
«Invece questo è stato proprio il nostro punto di partenza - spiega Gargano - Preso atto di non poter più contare sui finanziamenti, più che piangerci addossoabbiamo deciso di rilandare, e siccome i libri sono il nostro mondo, ecco individuate le prime fonti con le quali guardareal futuro senza paura» La biblioteca dell'Istituto, d'altra parte, conta più di trecentomila volumi, e produrne di propri non è sembrata un'eresia. «Certo, la collaborazione con gli editori napoletani, ai quali per anni abbiamo affidato la stampa dei nostri libri, continua, anche per onorare lo spirito dell'Istituto, che crede nella cultura e nella sua diffusione come primo valore». E infatti, tra i primi libri in uscita in questi giorni, dopo aver testato il mercato poco prima dell'estate con due antologie di filosofia per le scuole, Gargano punta a un ritorno economico ma anche a un ritorno, per così dire, culturale. Come chiarisce la giovane redattrice della neonata casa editrice, la ventunenne Maria Sole Fanuzzi, «oggi, in una qualsiasi antologia di filosofia Bertrando Spaventa 61i-guidato in due pagine, noi gliene dedicheremo una settantina». Tra le uscite di questi giorni, il primo libro dello stesso Gargano sulla storia del pensiero filosofico dell'Ottocento e del Novecento, la Lettera a Fichte di Jacobi (prima edizione italiana) e Le paroledell'estasi di Al Bistami (prima edizione integrale in una lingua occidentale). Questa iniziativa editoriale più tradizionale, però, si coniugherà con un investimento tecnologico all'avanguardia. Accanto ai libri cartacei si produrranno audiolibri ed e-book, consultabili e acquista-bili in un altro dei nuovi punti di forza dell'Istituto, un nuovo sito Internet. Qui saranno resi disponibili, in maniera gratuita, interviste audio e video registrate negli anni nella sede dell'Istituto (un patrimonio di quasi ventimila registrazioni), con protagonisti nomi del calibro di Bobbio, Garin, Gadamer, Habermas, Prigogine, ecc. Inoltre èabuon punto anche il progetto di applicazioni targate Istituto per iPod scaricabili tramite iTunes. «Ma questi sono solo i primi passi - precisa la Fanuzzi - in vista della creazione di un megaportale e di una enciclopedia multimediale di filosofia».
Infine, il «progetto cinema», con la fondazione di una scuola internazionale di cinema e un festival ad hoc, con particolare attenzione al cinema documentaristico e di osservazione. «Vorremmo organizzare grandi retrospettive portando a Napoli i registi più famosi in questo ambito e offrendo ai giovani l'occasione di imparare i segreti della settima arte. In fondo, Napoli ei giovani sono due delle nostre parole chiave, insieme a rivoluzione», conclude sorridendo Gargano.