Biblioteca nazionale, riaprono le sale danneggiate dal crollo di un anno fa
"ALL'AMICA risanata". Con questo invito insolito e ricco di suggestioni il direttore della Biblioteca nazionale, Mauro Giancaspro, annuncia dal 4 ottobre la riapertura delle sale inagibili. La presentazione è fissata per oggi, dalle 10.30 alle 12.30. Si prevede una straordinaria affluenza, ma mancherà l'ospite più gradito, il presidente Giorgio Napolitano, bibliofilo tenace, che, si immagina, sarebbe stato particolarmente lieto di sfogliare le pagine dell'Archivio Gherardo Marone, che è stato suo padrino di battesimo. «Siamo stati in contatto con il cerimoniale del Quirinale - dice Giancaspro - ma non ce l'abbiamo fatta. Al più presto, però, consegneremo al Presidente la copia e lo inviteremo arivedere la"sua" biblioteca di nuovo splendente e risanata dalle ferite a morte subite in seguito al crollo dell'intonaco nella sala delle Panoplie». A ricordare quella terribile notte di un anno fa, Mauro Giancaspro è scosso dai brividi: «Potemmo intervenire solo all'alba, a danno già consumato, ma riuscimmo a reagire con prontezza. Il crollo, in pratica, tagliò induela biblioteca e decidemmo di chiudere tutti i locali, ma riaprimmo dopo pochi giorni grazie ad una scala di servizio che fece da ponte tra il primo e il secondo piano». I lavori sono durati circaun anno, ma i risultati sono apprezzabili grazie anche al supporto tecnologico. Sono state eseguite termografie per controllare la temperatura delle volte e, durante i saggi, è stato recuperato il frammento di un affresco molto antico sul quale gli esperti debbono ancora lavorare. I colori sono nitidi, ma la scena non è stata decifrata Le sale che riapriranno sono, oltre quella d'ingresso che ospita alcune collezioni, quella delle Panoplie e, in più, la sezione napoletana, la Narnese e la moderna. Al secondo piano saràdi nuovo visitabile l'Officina dei Papiri mentre la sala Rari, già riparata per consentire l'inaugurazione della mostra qualche giorno fa, recupererà tutti i suoi reperti. Un grande evento, quindi, impreziosito anche dalla possibilità di ammirare gli affreschi a ramage. E alcune novità di assoluto rilievo storico e culturale. Come il "Ferrante Imparato", un erbario realizzato solo con erbe essiccate. Faceva parte della biblioteca di Domenico Cirillo e, a causa della estrema delicatezza delle erbe che ne fanno parte, non può restare esposto per troppo tempo. Al secondo piano, poi, oltre agli autografi di Giacomo Leopardi, sarà possibile ammirare alcuni papiri che, per l'occasione, verranno srotolati. Lavisita si concluderà con un brindisi con i vini di Villa Matilde offerti da Maria Ida Avallone.