Zoo, sì del giudice alla cessione: addetti salvi
La primavera, sul giardino degli animali, sboccia nella tarda mattinata di un giovedì di fine maggio. C'è la firma del giudice delegato del fallimento Nicola Graziano sotto il decreto che, convertendo le buone intenzioni in fatti, definisce il trasferimento dello zoo di Napoli all'ingegnere napoletano Francesco Floro Flores, fondatore del gruppo Trefin, che opera nel settore dell'engineering e delTinformation technology. Il primo luglio l'imprenditore, che ha rilevato lo zoo per la cifra simbolica di 10rnila euro ma si farà carico del tfr maturato dai 15 dipendenti (40mila euro), manterrà i livelli occupazionali e investirà 6 milioni per il rilancio del parco (3 subito, l'altra metà tra 5 anni), prenderà possesso della struttura. In tempi brevissimi sarà costituita una società per la gestione del parco, che vanta un patrimonio floreale e faunistico di pregio, e inizieranno i lavori. La parola d'ordine è il superamento di unaformulaormai anacronistica; mettendo al centro il benessere degli animali, lo zoo di Fuorigrotta, inaugurato nel 1949, verrà trasformato in un moderno bioparco con spazi vitali molto più ampi. Le recinzioni saranno ridotte al minimo e dovrebbero scomparire le gabbie per letigri. Inoltre, saranno realizzati un ambulatorio veterinario, un rettilario e alcuni isolotti per i lemuri nel laghetto dei volatili. I primi interventi contenuti nel piano aziendale proposto da Floro Flores riguardano la ristrutturazione dell'impianto idrico (l'approvvigionamento sarà indipendente), dell'impianto elettrico e la riqualificazione delle aree verdi. E ancora, verrà recuperata la «Capanna del sapere», che ospiterà le visite guidate di gruppi e scolaresche, saranno ampliati la fattoria e il laboratorio didattico, ristrutturate le aree di ristoro (il ristorante dentro lo zoo potrebbe restare aperto anche dopo l'orario di apertura del parco) e sarà allestita un'area espositiva multimediale nell'antico reparto delle tigri. Il contratto di cessione verrà firmato entro il 20 giugno 2013, mentre il contratto di locazione con la Mostra d'Oltremare durerà 30 anni (i primi 5 a canone zero, poi SOmila euro annui, questa la proposta di Floro Flores). Oggi, dunque, si festeggia. Ma da domani c'è da riscrivere l'altra metà di questa lunga storia: si chiama Edenlandia.