Ponticelli, sfida continua ancora fuoco nei campi rom

29 maggio 2008 - Elio Scribani
Fonte: Il Mattino

Via Virginia Woolf è uno stradone colmo di immondizia che collega via Argine con via De Meis. Ieri, alle 8 del mattino, gli abitanti di Ponticelli hanno visto una colonna di fumo levarsi da quelle pietre fino al cielo. Un odore fortissimo, plastica e legno in fiamme. Una scena non nuova, purtroppo. Qualcuno aveva appiccato un incendio a alla piccola baraccopoli abbandonata dagli zingari (una settantina di persone alloggiate in venti o trenta catapecchie) durante la grande fuga seguita agli assalti e alla caccia all’uomo di qualche settimana fa. Una volante del commissariato di zona, diretto da Luciano Nigro, ha dato l’allarme ai vigili del fuoco e ha messo immediatamente in sicurezza la zona per evitare eventuali rischi alle persone. Il fronte dell’incendio, però, era già molto ampio a causa della presenza di materiali, tutti altamente infiammabili, che hanno favorito una rapida propagazione dell’incendio. I pompieri, giunti in pochi minuti sul posto dalla vicina caserma, hanno lavorato ininterrottamente fino all’ora di pranzo, impegnando due squadre di uomini, in tutto una quindicina, e due autobotti prima di riuscire a mettere sotto controllo il fuoco. Nessuna vita in pericolo, per fortuna, tranne quella dei topi e dei cani randagi, che si sono messi in salvo da soli, ma nemmeno beni o strutture da sottrarre alle fiamme. Il campo, immerso nell’immondizia e zeppo di materiali di risulta, spogliato nelle settimane precedenti anche a causa dei saccheggi e delle incursioni dei vandali, è andato così completamente distrutto. Scheletri di baracche e sagome annerite, uno scenario sinistro. Non ci sono dubbi, purtroppo, sull’origine dolosa di quest’ennesimo rogo anti-rom. I vigili non hanno trovato né bottiglie incendiarie né taniche di benzina, ma avrebbero già confermato agli investigatori che dietro le fiamme di via Woolf c’è ancora la mano di un piromane. L’assenza di abitanti nel campo, infatti, non lascia spazio all’ipotesi di un incidente o di un corto circuito. La polizia indaga, anche se gli agenti non hanno trovato nessun testimone. Certo, non è senza significato che l’incendio appiccato a una delle ultime baraccopoli (l’altra, anch’essa abbandonata, sorge nella stessa strada all’altezza del canile) si sia verificato il giorno dopo la notizia dei temi-choc degli alunni di una scuola elementare di via De Meis a Ponticelli. Alcuni bambini, per fortuna una netta minoranza, approvavano le violenze perpetrate a freddo contro i nomadi. Quest’ultimo incendio, dunque, potrebbe avere il sapore cattivo di un ulteriore avvertimento. Come dire ai rom: non provate a rimettere piede nel quartiere o finirete arrosto. Una brutta pagina per Ponticelli. Nemmeno il tempo trascorso e il dibattito che si è scatenato intorno al pericolo che si rinfocolino odio razziale e violenza sono riusciti, evidentemente, a rimettere in piedi i valori già traballanti della tolleranza e dell’accoglienza.

 

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