Serre, avvocati al lavoro per bloccare Bertolaso

Cornetta: pronti a una nuova battaglia con un pool di legali per evitare l’ampliamento della discarica
6 giugno 2008 - Oreste Mottola
Fonte: Il Mattino Salerno

Serre. Si preparano a rendere la vita difficile, se non a bloccare almeno a rallentare, l'attività dell'unica discarica aperta nella regione. E' la loro risposta a chi pensa di far saltare le regole già stabilite nel protocollo d'intesa, o peggio, di occupare con i rifiuti anche Valle della Masseria. Niente atti inconsulti, tutti i punti di riferimento della comunità invitano alla calma. «L'ultima cosa che voglio è trascinare la mia gente in una guerra impari con lo Stato. Non si aspettino da noi scelte di lotta convenzionali, facilmente sanzionabili, adesso metteremo in campo la fantasia. Ne vedrete ancora delle belle», Palmiro Cornetta, sindaco di Serre, ci tiene a smentire l'immagine di guerrigliero velleitario, pronto a lanciare gli abitanti del paese degli Alburni nell'ennesima dura lotta senza possibilità si successo. Studiano con gli avvocati su dove cercare di trovare la falla dentro gli atti del commissariato o con l'uso degli aironi e delle folaghe dell'Oasi del Wwf che si vedono predate dai "prepotenti" gabbiani attirati dalla discarica di Macchia Soprana. Un ruolo di primo piano vogliono averlo i ragazzi del consiglio comunale jr. che vogliono difendere il loro diritto ad un futuro all'interno del loro paese. «Sono realista. So bene che i rapporti di forza si sono modificati rispetto ad un anno fa. Capisco bene – sospira il sindaco - che Mascazzini, il direttore generale dell'ambiente, ha già deciso che la discarica di Macchia Soprana può essere ampliata. La prima fase sarà più dolce, poi cercheranno di allagarla al territorio di un altro comune». Che è quello di Postiglione. Il risultato potrebbe essere controproducente per Bertolaso, tirando dentro la contesa un'ulteriore aliquota di manifestanti "freschi" e determinati. Postiglione già ora non ci sta a pagare il conto di Macchia Soprana senza essere ammesso ai "ristori ambientali" dei quali Serre già, anche solo in parte, gode. «Perché s'ignora la disponibilità indicata dall'amministrazione provinciale per Caggiano e s'insiste solo su questa zona fra il Sele e gli Alburni», continua a chiedere Carmine Cennamo, «questa volta solo come vicesindaco di Postiglione», sottolinea. E Cornetta: «Imporre le decisioni, non mantenere i patti è grave. I cittadini di Serre, e non solo. si sentono traditi. Bertolaso non si può permettere che i cittadini di altre località diffidino nel dialogare con uno Stato che impone e non rispetta. Il mio posto è al fianco dei miei concittadini» ribadisce. Le ultime notizie di questa giornata registrano ancora ancora una telefonata da Serre a Bruxelles per l'invio di ulteriore documentazione sulla questione Valle della Masseria, diretta alla commissione ambiente e a Stavros Dimas.

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