Maxi-discarica, Serre contro Bertolaso

I tecnici confermano: un milione di tonnellate di rifiuti a Macchia Soprana. Cornetta: sarà battaglia
5 giugno 2008 - Oreste Mottola
Fonte: Il Mattino Salerno

Due ore di discussione non sono bastate, alla fine le posizioni sono rimaste molto distanti. Appare sempre più certa l'ipotesi di ampliamento della discarica di Macchia Soprana di Serre che dalle attuali 700mila tonnellate di rifiuti potrebbe raggiungere quota un milione. Nel pomeriggio di ieri a Napoli, nel corso della conferenza dei servizi, il sindaco del comune degli Alburni, Palmiro Cornetta, ha ribadito il netto rifiuto all'ipotesi dell'ampliamento. Insomma la conferenza convocata dal Ministero dell'Ambiente sulla discarica di Macchia Soprana ha solo registrato la distanza fra le varie posizioni. Non c'era il sottosegretario Bertolaso, ma i suoi funzionari. Così la discussione è rimasta su aspetti di tipo tecnico - amministrativo e non ha riguardato le scelte future sui siti da usare per l'emergenza rifiuti. «Nessun ampliamento di Macchia Soprana, altrimenti sarà battaglia», ha ribadito Palmiro Cornetta esordendo nella riunione. Perché, al quarto punto dell'ordine del giorno, c'era scritto bello grande che Macchia Soprana va ampliata, immediatamente, di altre 300mila tonnellate di rifiuti. Poi si vedrà, magari anche con ampliamenti strutturali nel confinante comune di Postiglione. «Ho fatto allegare agli atti la delibera consiliare di totale opposizione all'ampliamento di Macchia Soprana – dichiara Cornetta - ho diffidato il Commissariato ad avviare la fase progettuale di allargamento della discarica. Ho poi aggiunto le prese di posizione del consiglio comunale junior, le denunce del Wwf sulla pericolosità dei gabbiani, le varie inchieste della stampa». Mascazzini, il direttore del ministero dell'ambiente, ha cercato di imporre la soluzione tecnica di un'eventuale progettazione che possa accertare se la discarica possa o no essere ampliata. Così sarà il consorzio di bacino Sa2, su sua direttiva, a preparare un progetto di fattibilità. Sul punto si è deciso di riprendere la discussione fra dieci giorni, con in mano i dati tecnici portati dalla struttura guidata da Dario Barbirotti. Anche dai comuni confinanti è stata abbracciata la posizione di Cornetta. Ezio Russo, presidente della comunità degli Alburni, ha articolato il suo no con la minuziosa disamina dei danni economici. Sulla stessa linea Mario Pepe, sindaco di Postiglione, che ha fatto verbalizzare tutti i disagi vissuti dalle famiglie delle zone vicine di Terzo di Mezzo, Zonzo, Salice, Selvanera, Tempe, Zancuso e Duchessa. Sono le contrade rurali di Postiglione che si affacciano sul Sele. «Il Consorzio di Bacino si è incaricato di ovviare - racconta - Sarebbe il caso di riconoscere che lì c'è stata una calamità naturale. Con almeno 70 famiglie che da una vita vivevano di agricoltura e oggi non lo possono più fare», racconta l'assessore provinciale Carmine Cennamo, che da quelle parti c'è nato. «Un Bertolaso così non ce l'aspettavamo. Dieci giorni aveva detto volerci incontrare ed oggi si fa rappresentare da un funzionario che ci viene a dire il da farsi con una burocratica nota presentata ad una conferenza dei servizi. No, il confronto con Serre, non parte bene». Un Palmiro Cornetta in piazza fra la gente, si sente che già comincia a preparare le contromosse. «Sento dire che c'è già chi lavora per un corteo, una manifestazione pacifica, per riprenderci le strade che raggiungono Macchia Soprana ora occupate dai camion. Potrebbe andare bene. Esaminiamo anche altre idee». I vari leader dei comitati popolari che tengono «riservata ogni ipotesi d'azione.

 

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