L’accusa di Napolitano «Rifiuti tossici dal Nord»

Elogio ai magistrati: «Faranno la loro parte sulle misure urgenti»
5 giugno 2008 - Paolo Russo
Fonte: Il Mattino

«La criminalità organizzata è responsabile di molti traffici ma i rifiuti tossici in gran parte sono arrivati dal nord, ne siano consapevoli tutte le regioni». Giorgio Napolitano incontra gli studenti della scuola di giornalismo dell’università Suor Orsola Benincasa. Ascolta il loro appello nel giorno in cui si celebra il ricordo di Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985: «Per noi che studiamo giornalismo con passione, il suo sacrificio vuol dire coraggio e verità». E coraggio e verità sono le due parole che tornano nel discorso del Capo dello Stato. Verità è affrontare con realismo e coraggio i problemi di Napoli e della Campania che sono sotto gli occhi del mondo». Coraggio è affrontarli con realismo e «senza tergiversare». Verità è dire che molti rifiuti tossici sono arrivati dal nord, e che quindi l’emergenza rifiuti non va considerata come un problema limitato alle regioni del sud. Giancarlo Siani e il suo sacrificio. I giovani studenti e la loro missione, il loro futuro nella Napoli delle emergenze. Il presidente della Repubblica li sprona. «Nessuno dimentichi mai la corresponsabilità e il dovere di tutti a partecipare al riscatto di Napoli», dice Napolitano. «Non esistono due città, una bella e una brutta. Esiste Napoli e c’è un’unica comune responsabilità che riguarda tutti, i cittadini e le istituzioni». Quindi il messaggio alle toghe, alle quali esprime incoraggiamento e solidarietà. «La magistratura sta facendo e farà la sua parte dando il suo contributo alla definizione e alla realizzazione di misure urgenti. Bisogna renderle merito per l’impegno che sta portando avanti a Napoli con sagacia investigativa e professionalità». Un impegno, che unito a quello delle forze dell'ordine, ha proseguito il Capo dello Stato «sta giungendo al nodo del traffico illegale e infame dei rifiuti tossici e delle discariche abusive». Poi aggiunge: «Confido che prevalgano la comprensione e la disponibilità, con gli appositi chiarimenti, ma senza smarrire mai il senso dell'urgenza e della legalità, per una battaglia che sia vincente non solo sul fronte dei rifiuti ma contro la camorra». Per questo, Napolitano sottolinea che «occorre dotare la magistratura dei mezzi necessari. Mi spenderò, personalmente, presso le autorità del governo e il Csm perché ci siano interventi e strumenti in favore della magistratura». Sull’emergenza rifiuti Napolitano ricorda l’appello che aveva lanciato in occasione della sua visita di due anni fa. «Ci sono stati ritardi ed errori anche della politica, ora non si può più attendere alcunché. Ogni chiarimento - spiega il presidente - può essere utile, anche sulle scelte fatte con il recente decreto che è all’esame del Parlamento, ma non si può più perdere tempo ed eludere la necessità di sbocchi immediati per l’emergenza rifiuti». Ma il Presidente si rivolge anche ai cittadini della Campania. A tutti loro chiede «comprensione e disponibilità». Un monito a rigettare ogni forma di violenza, con un messaggio preciso: «L’attuale situazione non minaccia solo la salute di un quartiere ma di milioni di cittadini. La salute - dice il Capo dello Stato - la si difende estirpando la criminalità, eliminando la piaga dei traffici camorristici, ripulendo le strade, creando condizioni per un ordinato ciclo di smaltimento dei rifiuti». Prima delle cerimonia di intitolazione di un’aula dello storico istituto universitario a Giancarlo Siani, Giorgio Napolitano torna a parlare di clan e criminalità. «La camorra - dice - è un formidabile freno allo sviluppo di tutto il Mezzogiorno ed è necessario rimuovere questo ostacolo per liberare nuove energie. Rappresenta un pesante ostacolo e vieta ogni sviluppo. Finché non verrà debellata la presenza aggressiva della camorra e le infiltrazioni nell’economia e nella società non ci potrà essere vero sviluppo». E nelle parole del Presidente, Siani rimane il simbolo di verità e coraggio, dei valori cui bisogna ispirarsi. «Siani vuol dire senso civico e moralità, e come sta avvendendo con Roberto Saviano, sono questi i punti cardine delle necessaria mobilitazione civile». Il presidente Napolitano continua la sua visita a Napoli anche questa mattina, per partecipare al convegno di studi sulla figura del meridionalista Francesco Saverio Nitti all’Istituto degli studi filosofici.

 

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