Accertamenti sulle autorizzazioni per costruire centinaia di case nella zona degli invasi. Il sospetto: regia criminale dietro gli scontri

Chiaiano, la Superprocura indaga sulle cave

Licenze edilizie e incidenti, aperto un nuovo fascicolo. Iervolino e De Gennaro ascoltati come persone informate
3 giugno 2008 - Leandro Del Gaudio
Fonte: Il Mattino

La gestione delle cave di Chiaiano, gli scontri con la polizia nei giorni della protesta antidiscarica, possibili interessi speculativi nell’area a nord di Napoli. Sono questi i fatti su cui hanno reso la propria testimonianza in Procura due vertici istituzionali della regione, entrambi impegnati sul fronte dell’emergenza rifiuti in Campania. Il pm Antonio D’Alessio ha infatti ascoltato come persone informate dei fatti il sindaco Rosa Russo Iervolino e il prefetto Gianni De Gennaro. Tecnicamente, due «sit» (sommarie informazioni), servite a fare chiarezza su quanto sta avvenendo in un’ampia fetta di territorio metropolitano, la lunga area che abbraccia Chiaiano e i Camaldoli, ma anche una fetta del comune di Marano. Sentiti a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, sindaco e prefetto hanno raccontato la propria esperienza amministrativa nella difficile stagione politica della crisi raccolta rifiuti, coincisa solo di recente e in modo drastico con il decreto Berlusconi. L’obiettivo da parte della Procura - anzi, della Superprocura regionale guidata da Giovandomenico Lepore - è di indagare sul caso Chiaiano. Quella affidata al pm D’Alessio è infatti l’inchiesta madre sull’area interessata dalla discarica napoletana (altra cosa è il fascicolo sul clan Lo Russo del pm anticamorra Sergio Amato). Un fascicolo contenitore, dunque, che ha assorbito decine di atti: la compravendita di due cave di Chiaiano (acquistate nel 2002 dalla Fibe, oggi potrebbero ospitare rifiuti secondo quanto stabilito dal decreto); le immagini degli scontri con la polizia; le denunce di gruppi ambientalisti. Ma anche progetti e delibere della giunta di Marano, il comune che confina con Chiaiano, zona quanto mai interessata alle future mosse dello Stato a Napoli nord. Sul tavolo del pm, al centro delle attenzioni dell’aggiunto Aldo De Chiara, anche il progetto di una maxilicenza edilizia per la costruzione di centinaia di appartamenti e complessi abitativi, che rischierebbe un clamoroso contraccolpo dalla presenza di una maxidiscarica. Un’inchiesta conoscitiva su Chiaiano, dunque, ma che va oltre Chiaiano. Lo sguardo del pm anche su altri siti regionali, completamente usciti nel corso dell’ultimo anno dall’agenda del commissario di governo. Siti come Bisaccia e Vallata - due aree con scarsa densità abitativa dell’avellinese e del salernitano - apparentemente «dimenticati» per inseguire l’ipotesi Chiaiano. Non manca l’attenzione del pm sul fronte ordine pubblico. Quello dei cosiddetti «falchi» del corteo, da non confondere con il volto pulito della protesta dei tanti cittadini onesti che si sono radunati a Chiaiano per manifestare aperto dissenso all’ipotesi discarica. Chi c’è dietro molotov e sassaiole? Chi ha fabbricato e lanciato ordigni sperimentali? Chi sono quei giovani in sella ai motorini che seguono cortei e presidi di gente onesta? L’inchiesta è solo all’inizio, e c’è già la voce del primo cittadino e dell’ex numero uno della polizia.

 

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