Diecimila sfilano a Chiaiano "No alla licenza di uccidere"

2 giugno 2008 - Ottavio Lucarelli
Fonte: Repubblica Napoli
Il padre comboniano Alex Zanotelli urla per due ore invitando tutti, anche chi è affacciato ai balconi, a «scendere in strada». Luca Casarini, esponente storico dei no global, è accolto nel triangolo Chiaiano-Mugnano-Marano dagli applausi della gente. 
Marco Rizzo, ex deputato dei comunisti italiani, alla insistente ricerca di microfoni e telecamere, è invece invitato dagli organizzatori ad allontanarsi dal corteo, suggerimento che lui ascolta ed esegue rapidamente. Un altro ex parlamentare, Giovanni Russo Spena di Rifondazione, si tiene invece ai margini, molto defilato e, neppure notato, riesce a marciare dalla stazione della metropolitana di Chiaiano fino a piazza Titanic a Marano, ormai due luoghi simbolo della lotta contro la discarica. In corteo, come avviene ormai da tempo, c´è anche Oreste Scalzone ex leader di Potere Operaio.
«Qui i politici non li vogliamo» è lo slogan del corteo dei diecimila aperto da un eloquente striscione: "Jatevenne". Un messaggio rivolto al governo e al commissariato rifiuti, al premier Silvio Berlusconi che venerdì ha ribadito che «Chiaiano sarà la discarica di Napoli» e a Guido Bertolaso. Entrambi puntano ad aprire rapidamente una discarica da settecentomila tonnellate nelle cave di tufo a Chiaiano. Ma è un messaggio rivolto anche ad Antonio Bassolino che, accusa Zanotelli «sbaglia nel sostenere il decreto Berlusconi, un decreto criminale che di democratico non ha nulla, che straccia la Costituzione e la salute dei cittadini».
«La Campania - incalza il padre comboniano - da venti anni è lo sversatoio d´Italia, lo sversatoio della camorra e dell´industria del Nord». Accuse sostenute dalla gente di Chiaiano e dei Comuni limitrofi di Marano e Mugnano, dalle comunità delle altre province della Campania e dai comitati arrivati da altre regioni. I delegati piemontesi No Tav della Val di Susa, un folto gruppo dei No Dal Molin di Vicenza. «Nel Nordest grazie al film Gomorra e al lungometraggio Biutiful Cauntri - spiegano alcuni di loro - abbiamo capito che il problema dei rifiuti a Napoli è da attribuirsi anche alle fabbriche del Nord, che, in connivenza con la camorra, hanno nascosto qui i rifiuti tossici. I vicentini hanno capito che a Napoli l´unico problema è la mancanza di cultura della raccolta differenziata, che invece a noi è stata inculcata fin da bambini».
Nel corteo delegazioni arrivate dall´area vesuviana di Terzigno e dalle province di Benevento e Avellino. In corteo anche i consiglieri comunali Carlo Migliaccio dell´Italia dei Valori, presidente della commissione ambiente, e Gaetano Sannino capogruppo dei Comunisti italiani. E tanta, tanta gente dell´area nord di Napoli. In prima fila sette bambini con bandiere su cui è scritto "No alla discarica" aprono un serpentone coloratissimo che dalla stazione della metropolitana, qualche minuto dopo le 17, si avvia attraversando il quartiere di Chiaiano in via Santa Maria a Cubito verso Mugnano e Marano. Tanti, tantissimi striscioni: "Napoli e Chiaiano come Hiroshima e Nagasaki"; "Decreto rifiuti uguale licenza di uccidere". In corteo anche i comitati per il no alle discariche e agli inceneritori di Pianura, Giugliano e Acerra, le Rappresentanze sindacali di base, delegati del Wwf. Un corteo che dopo due ore, salutato da applausi e fuochi di artificio, arriva fino al palco montato in via Cupa del Cane, la strada che porta alla discarica in cui sono in corso i carotaggi per verificarne l´idoneità ad accogliere l´immondizia. Palco su cui si alternano artisti e cantanti fino all´annuncio che chiude la serata: oggi alle 18 assemblea e presidio per programmare le prossime iniziative.

 

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