«Paese a lutto per un disastro annunciato»

La paura dei cittadini: «Crescono le patologie da inquinamento»
1 giugno 2008 - Luigi Patierno
Fonte: Il Mattino Benevento

C’è un identico dramma ad accomunare paesi come Savignano, Ariano e Sant’Arcangelo Trimonte, ossia la realizzazione nei loro territori di megadiscariche regionali, che gettano nello sconforto intere popolazioni. Ieri a mezzogiorno, in segno di solidarietà reciproca, a Sant’Arcangelo e in contemporanea nei due centri irpini c’è stato un momento di lutto cittadino. Per mezz’ora le serrande delle attività commerciali si sono abbassate, i cittadini si sono dati appuntamento davanti al sagrato della chiesa del paese per un breve incontro di preghiera, mentre le campane hanno suonato a morte, quasi come a celebrare un funerale. «Lutto per un disastro annunciato», dicono alcuni abitanti santarcangiolesi che hanno partecipato alla forma di protesta silenziosa organizzata dal Codisam: pochissime anime oramai scoraggiate, che attendono solo che la valanga di rifiuti sommerga contrada Nocecchia. Solo un esiguo gruppo di persone ha preso parte alla giornata del lutto, ma i membri del comitato non si rassegnano e vanno avanti, promettendo ancora battaglia; presenti ieri mattina tra i manifestanti, oltre a Nicola Colangelo e a Giovanni Colangelo, anche il parroco Padre Giacomo Cotoia, e il consigliere di minoranza Antonio Tucci, tutti rigorosamente con drappo nero al braccio. «Prima si moriva per longevità dalle nostre parti - dicono i santarcangiolesi esasperati - negli ultimi 5 anni abbiamo avuto tre morti di leucemie e altre due persone del nostro paese vivono attualmente lo stesso dramma, hanno la stessa malattia, aumentano i malati di tumore sia a Paduli che a Sant’Arcangelo, siamo convinti che le vecchie discariche hanno favorito questa situazione». Ad intervenire nella discussione è proprio un anziano signore, malato di leucemia, Giovanni Cecere, che ironicamente ringrazia Nardone e le istituzioni locali («dal 2001 in poi, dalla delibera n° 75, è iniziata la cancellazione di Sant’Arcangelo dalla cartina geografica») e si scaglia anche contro Mastella, che firmò il decreto legge. «Noi le abbiamo provate tutte - dice il presidente del Codisam -: non ci arrendiamo e faremo una serie di denunce, c’è un progetto che fa acqua da tutte le parti, mi chiedo come sia possibile che dopo le indagini sul territorio, in fase di esecuzione non si trova l’argilla e come faranno a mantenere gli argini quando toglieranno il telo in una zona ad alta franosità?». Intanto, si sta valutando con scrupolosità e nei dettagli la questione inerente alla gestione della discarica, una decisione che verrà presa di concerto tra il Comune santarcangiolese e la Provincia. Il Comune sembra propenso ad affidare per tre mesi, la gestione alla Daneco spa, ditta che sta svolgendo i lavori di allestimento della discarica, scartando l’ipotesi sia del consorzio BN1 che dell’Asia; questo è quanto emerso dalla riunione in Prefettura di venerdì, ma in settimana l’accordo potrebbe concretizzarsi dato che ci sarà l’incontro con il Commissariato.

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