Il Corriere degli Inceneritori

Prosegue incalzante la propaganda informativa del Corriere della Sera a favore della soluzione degli inceneritori per risolvere il problema dei rifiuti in Campania.
6 gennaio 2008 - Vittorio Moccia

Prosegue incalzante la propaganda del Corriere della Sera a favore della soluzione degli inceneritori per risolvere il problema dei rifiuti in Campania.

Citiamo alcuni passi di articoli apparsi oggi, 6 gennaio 2008, che sottolineano in maniera inequivocabile la distorsione informativa operata dal Corriere per promuovere ad ogni costo una soluzione che abbia il solo scopo di favorire interessi industriali e non il bene della collettività.

Primo articolo trappola:
Il «call center spazzatura»
E la Corte dei conti condannò il governatore
a cura di Rizzo-Stella

Ecco il passo incriminato, secondo il quale la diossina in Campania sarebbe colpa dei rifiuti per strada:
"Ciò che è certo, è che quelle cataste di spazzatura stanno causando non solo a Napoli ma a tutto il Paese un danno di immagine inaccettabile. Che si aggiunge al danno fatale: l'inquinamento della terra, delle falde, dei pascoli che non solo, come ha ricordato Roberto Saviano, ha fatto impennare del 24% i malati di tumore nelle aree a rischio."
Capita la tesi singolare? La diossina, l'inquinamento delle falde e dei pascoli, l'impennata dei tumori (che è un risultato di uno studio commissionato al CNR dall'OMS, non una scoperta di Saviano) non sarebbe colpa delle ecomafie, ma delle cataste di rifiuti urbani per strada. Da non crederci !
Dunque, lascia intendere l'articolo, se li incenerissimo il problema rifiuti sparirebbe di colpo.

Secondo articolo trappola (ed in qualche modo irresponsabile) pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno
"Differenziata, ecco perchè ora sarebbe inutile"
a firma di Fabrizio Geremicca.

Nell'articolo si parte con una tesi pienamente condivisibile: l'aspetto nocivo della mancata raccolta differenziata è la separazione dell'umido dal resto, in quanto esso costituisce la causa dei maggiori disastri sanitari ed ambientali.
Dato però questo presupposto, si scrive che gli impianti di compostaggio, non ancora esistenti [1], saranno realizzati con i finanziamenti Por 2007-2013, per cui il primo dei tre nella migliore delle ipotesi non sarà pronto prima di un anno.
Della serie... inutile fare la raccolta differenziata, meglio incenerire senza indugi.[2]

Questo è un esempio (indecoroso) di giornalismo indipendente prodotto da una delle maggiori testate nazionali.

Vittorio Moccia
Associazione PeaceLink

Note: [1] In realtà gli impianti di compostaggio sono 9 e nel rapporto rifiuti 2006 dell´APAT si afferma che la Campania ha impianti di compostaggio per una capacità di 271.000 tonnellate l'anno, mentre tratta in tali impianti solo 150.000 tonnellate di rifiuti organici: già oggi dunque si può quasi raddopppiare la produzione di compost

[2] Il fatto che in Campania la raccolta differenziata sia ad un punto morto e vada spinta, invece che abbandonata, è dimostrato da un caso esemplarare: la ERREPLAST, unico impianto in Campania a Gricignano d’Aversa (Caserta) che si occupa del riciclaggio della plastica, riceve la plastica da riciclare da altre regioni, persino dall’Emilia Romagna. Come se non bastassero i rifiuti campani…
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