Eboli

«Coda di Volpe, impianto impermeabilizzato»

Il commissariato: nell’ex depuratore solo poche ecoballe sono danneggiate
30 maggio 2008 - Emanueal Carrafiello
Fonte: Il Mattino Salerno

Sciolte le riserve in merito alle prescrizioni impartite dall'Asl e dall'Arpac, oltre che dalla commissione tecnica locale sul sito di stoccaggio di balle da rifiuto a Foce Sele, il Commissariato di Governo per l'emergenza rifiuti invia una nota informativa rassicrante: al. Prefetto, al Consorzio di bacino Sa2, ente gestore dell'ex impianto di depurazione, al generale Franco Giannini e al comitato di quartiere di Santa Cecilia, promotore la scorsa settimana di una "azione diplomatica" con il Commissariato per accedere al sito. Ed è proprio da un primo sopralluogo effettuato all'ex depuratore, ubicato sulla Marina di Eboli, dalla commissione tecnica che emersero alcune criticità. Non si è fatta attendere la risposta della struttura commissariale, l'ingegnere Massimo Ruopoli, infatti, rassicura: «Da contatti intercorsi con il gestore (Consorzio di bacino Sa2) in relazione allo stato di allestimento del sito, i lavori sono stati completati e solo un numero limitato di balle è risultato rovinato in arrivo, alcune di esse sono state restituite agli impianti di Cdr di provenienza». Stando a quanto si legge nel documento il gestore dell'impianto avrebbe ottemperato a tutte le prescrizioni impartite dall'Asl e dall'Arpac in merito all'allestimento del nuovo sito, «compresa la completa impermeabilizzazione delle aree di manovra dei mezzi di conferimento (rampa di accesso e vasca)». Era stata l'Als Sa2 e la commissione di tecnici locali ad individuare carenze nella messa in sicurezza dell'area interessata dallo sversamento dei rifiuti, un'area adibita in appena 48 ore a contenere 28 mila balle da rifiuto. Nel verbale redatto martedì scorso dalla commissione, composta da Domenico Alfano, presidente del comitato di quartiere di Santa Cecilia, dagli ingegneri Raffaele La Brocca, Gianluca Sibilia e Michele Malandrino, da Antonio Atrigna (geologo), da Giovanni Cannoniero, responsabile del Settore ambiente del Comune di Eboli e da Vito Busillo, presidente del Consorzio di bonifica in destra Sele, si sottolineava, inoltre, la necessità di provvedere ad horas all'allestimento di un impianto antincendio adeguato e di un sistema di raccolta del percolato, liquido prodotto dalla decomposizione della spazzatura in giacenza. Ma il Commissariato precisa: «Provvederemo all'istallazione di pompe per l'impianto antincendio, pur avendo assicurato un presidio fisso dei vigili del fuoco». E sul sistema di captazione del percolato all'interno della vasca del depuratore, chiarisce: «Non si nutrono particolari perplessità sul sistema di raccolta adottato, che risulta a perfetta tenuta, assicurato dai teli in Hpde, in continuità con il pozzetto di raccolta; protetti da un rivestimento in calcestruzzo e che non richiede alcun sistema di drenaggio superficiale». «In merito alla sicurezza idraulica del sito- si legge ancora nel documento- la vasca è stata adeguatamente isolata e rispetto all'esondazione del fiume Sele si fa presente che le mura perimetrali sono alte circa 1,60 mt, mentre la massima quota di piena, relativa all'ultimo evento disastroso del '93, era di 90 cm; pertanto lo stoccaggio appare adeguatamente al sicuro».

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