Cava Mastroianni, via al presidio dei comitati

Sit-in degli ambientalisti al sito indicato dal decreto del governo: area non idonea per una discarica
30 maggio 2008
Fonte: Il Mattino Caserta

È partito ufficialmente ieri sera il presidio del Comer (comitato emergenza rifiuti) di Caserta in località Torrione per scongiurare la realizzazione di una discarica nella cava Mastroianni indicata dal decreto del Governo. Un sit in di appena due ore di circa cinquanta persone, il tempo necessario per inaugurare la stagione della protesta e organizzarsi in vista del sopralluogo tecnico che la squadra del commissariato terrà di qui a poco in questa zona. «Una corsa contro il tempo - spiegano i manifestanti - per impedire che un'area assolutamente non idonea a ospitare l'immondizia possa causare nuovi danni alla salute dei cittadini come già accaduto nei mesi scorsi con l'apertura del sito Lo Uttaro che si trova a pochi metri dalla cava Mastroianni». Tra le prime mosse del comitato un nuovo ricorso al Tar, una lettera aperta ai parlamentari di Terra di Lavoro affinché facciano sentire la loro voce contro questo decreto e una richiesta di incontro con il sindaco del capoluogo, Nicodemo Petteruti, al quale chiederanno l'istituzione di una commissione di esperti (della quale facciano parte anche i rappresentanti del comitato) pronta ad affiancare il pool tecnico del sottosegretario Guido Bertolaso nel lavoro di rilevazione ed elaborazione delle analisi del terreno. «I poteri sconfinati che questo decreto assegna al sottosegretario e le recenti inchieste giudiziarie - ha spiegato Giovanna Maietta, presidente del comitato di quartiere di Centurano-Parco Cerasola e componente del Comer - ci spingono a essere molto vigili sul caso rifiuti per impedire che venga legalizzato il disastro ambientale perpetrato per anni in questa località». Il comitato ha annunciato un presidio anche in occasione del consiglio comunale sui rifiuti in programma per questo pomeriggio a Palazzo Castropignano. «Sarà l'occasione - ha concluso Maietta - per diffondere del materiale divulgativo agli amministratori che d’ora in poi non potranno più affermare di non sapere». E intanto i consiglieri di opposizione si preparano a dire la loro sulla cava Mastroianni. «Non rinnegherò la mia contrarietà alla scelta di questo sito - rimarca il segretario cittadino di An, Pio Del Gaudio, autore nei mesi scorsi di un ricorso contro Lo Uttaro - e sono pronto a sostenere la scelta di aree alternative purché idonee allo scopo. Assodate infatti le responsabilità degli enti locali, che negli ultimi due anni non hanno fatto nulla per scongiurare che si arrivasse a tanto, e viste anche le necessità del governo di mettere fine a un problema annoso per questo territorio, spero si possa giungere alla risoluzione del caso percorrendo la strada della legalità». Sulla stessa lunghezza d’onda il commento dell’indipendente di centrodestra, Nello Spirito, che al riguardo ha dichiarato: «Ho più volte proposto all'amministrazione di rimuovere i rifiuti dal capannone dell’ex Ucar carbon perché penso danneggi un territorio già a lungo martoriato da cave, cementifici e industrie, figuriamoci se posso sostenere l’apertura di una discarica nella stessa area. È una scelta improponibile che nessun cittadino sano di mente potrebbe avallare». «Il provvedimento adottato da questo Governo - conclude il consigliere dell'Udc, Pierpaolo Puoti - ci porta indietro di 25 anni perché consente di bypassare i fattori di inquinamento della falda, i vincoli paesaggistici e addirittura di scongiurare o in parte ritardare gli eventuali sequestri cautelari. Qui non c'è colore politico che tenga. La mia battaglia contro l'apertura della cava Mastroianni sarà ancora più violenta di quella contro Lo Uttaro».

 

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